Elena Fattori, Senatrice M5S, è intervenuta ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Di Maio ha fatto bene ad espellere subito De Vito, bisognava dare un segnale forte. Ora al M5S serve un’organizzazione capillare sul territorio che prevenga il rischio corruzione. Caso Diciotti? Vicenda spiacevole, bisognava lasciare ai senatori libertà di coscienza anziché minacciare l’espulsione per chi non si è allineato. E’ come se io andassi a testimoniare a un processo e il partito mi dicesse di affermare che l’imputato è innocente. Vaccini? In questo momento la voce dei no-vax in Parlamento è quella della Lega”

Sull’arresto di Marcello De Vito e le vicende di Roma

 “Il Movimento è un popolo che vuole cambiamento, onestà e partecipazione –ha affermato Fattori-. Detto questo, il Movimento è stato per lungo tempo un’entità fluida e senza organizzazione. In questo momento invece serve un’organizzazione. Ho apprezzato molto l’intransigenza di Di Maio sull’espulsione di De Vito, perché dobbiamo dare un segnale forte. Dopodichè serve un’organizzazione capillare sul territorio di controllo capillare, altrimenti si aprono degli spazi in cui queste cose possono succedere perché a contatto con il potere i soldi girano e la tentazione ci può essere, quindi bisogna prevenire. De Vito non lo conoscevo perché lavorava soprattutto su Roma quindi non posso dire nulla sulla persona”.

Sul decreto sicurezza, il voto sul processo a Salvini e la minaccia di espulsione per i dissidenti

 “Quelle restano una vicenda spiacevole. Noi abbiamo tentato di proporre una discussione presentando emendamenti, ma si è votato in quel modo. Rimane spiacevole il fatto che si neghino spazi democratici. Stessa cosa sulla vicenda Diciotti. Il nostro ruolo era para giurisdizionale quindi spettava ad ogni singolo senatore votare in base agli atti invece è stato deciso far votare gli iscritti. E’ come se io andassi a testimoniare a un processo e il partito mi dicesse di affermare che l’imputato è innocente. Si può avere un’indicazione dal gruppo politico, ma sono questioni talmente intime e di coscienza che non puoi importi minacciando l’espulsione”. In conclusione Fattori, che ha appena pubblicato il libro “Il medioevo in Parlamento”, ha spiegato che: “In questo momento la voce dei no-vax è soprattutto quella della Lega –ha affermato Fattori-. Le ultime dichiarazioni in questo senso sono state quelle di Salvini e del senatore Arrigoni”.