Mamma di Como denunciata dalla zia della 16 enne vessata. L’obiettivo della donna era accertarsi che il peso non superasse i 50 kg. La vergogna dei genitori rispetto alla possibilità di avere un figlio sovrappeso è tale e tanta che si può arrivare a situazioni simili. Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia, con Laura Dalla Ragione, psichiatra che ha detto: “C’è ossessione per la forma fisica, è diventata un problema. L’attenzione al fitness che circola nelle famiglie può essere un rischio per le ragazze e i ragazzi.”

Il lavoro con la famiglia

Il caso in analisi è estremo, ma accade di frequente che, se in famiglia c’è una persona con un disturbo dell’alimentazione, venga preso in carico tutto il nucleo per le cure. “Lavorare con la famiglia è indispensabile – ha spiegato la dottoressa Dalla Ragione – l’alimentazione è un patrimonio familiare, la famiglia è importante nella fase di cura del problema.”

Il cibo come premio o punizione

Mamma di Como: anche in altri casi il cibo diventa un premio, o una punizione. Quante volte avete promesso a vostro figlio un gelato in contraccambio ad una buona azione? “Il cibo non deve diventare né un premio né una punizione – ha sottolineato Dalla Ragione a Radio Cusano Campus – invece viene strumentalizzato dai genitori per gestire i figli.”

Il problema dell’obesità è uno dei più gravi, ma è risolvibile con le dovute cure. “I genitori devono introdurre cinque pasti al giorno con cibo naturale per curare i figli con problemi simili – ha osservato la psichiatra – non è che il bambino deve mangiare una cosa e la famiglia un’altra.”

Cosa rappresenta il cibo nella relazione genitori – figli?

Il momento dei pasti è importante. “A partire dall’allattamento viene a crearsi un rapporto tra i genitori e i figli – si è congedata l’esperta – preparare il cibo è un atto d’amore, non deve esserci sciatteria o superficialità.”

 

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