Andrea Gallucci è un ex attivista del M5S. Dal 2013 al 2017 è stato in prima linea per sostenere il Movimento. A Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare il movimento e raccontato di quella volta che Marcello De Vito, vista la sua professione di avvocato, ha curato la sua causa di divorzio senza chiedere soldi, “perché non li avevo” ha spiegato Gallucci. Gallucci piange mentre commenta l’arresto per del Presidente dell’Assemblea capitolina nell’ambito dell’inchiesta della Procura sullo stadio della Roma.
Sull’esperienza nel M5S
“Sono stato un’attivista dal 2013 al 2017. Mi sono avvicinato alla politica grazie a Beppe Grillo, prima ero completamente disinteressato. Ho dato tutto me stesso. Nel Movimento ho visto uno spiraglio, qualcosa di diverso, qualcosa che ci potesse difendere dalle cose brutte nel passato, come la corruzione. Ho lasciato il Movimento perché è cambiato, ed è cambiato soprattutto dopo la morte di Gianroberto Casaleggio. Un cambiamento che mi ha fatto male, è stato una mazzata. Non è più l’espressione del popolo”.
Dopo l’uscita dal M5S
“Quando ho preso questa decisione quasi tutti gli attivisti mi hanno bloccato, mi hanno insultato. E’ successo di tutto, ho sofferto molto.
Sull’arresto di Marcello De Vito
“Ci sono rimasto malissimo, io ho levato l’amicizia a tutti su Fb perché volevo distaccarmi dal Movimento. Quando ho sentito la notizia dell’arresto mi sono sentito morire. Lui con me si è comportato benissimo, mi ha aiutato quando mia moglie ed io abbiamo deciso di divorziare. Non mi potevo permettere mille euro per un avvocato ma De Vito ha seguito il mio divorzio gratuitamente perché sapeva che non avevo i soldi. Mi ha ricevuto a casa sua, ho conosciuto la moglie. L’ho sempre reputata una brava persona. Non posso e non voglio credere a quanto sta succedendo”.
Sul futuro del M5S
“Se il Movimento non fa un passo indietro e non torna quello degli inizi è destinato a morire. Si è snaturato. Tutti gli attivisti che mi sono venuto contro quando ho lasciato il Movimento si stanno ricredendo e stanno storcendo il naso su alcune questioni. Stanno costando il cambiamento del Movimento”.