Delitto Gambirasio, la rivelazione del consulente di Bossetti, l’ing. Ezio Denti: “Crediamo di avere elementi sufficientemente forti per poter riaprire il caso, ne sono più che convinto. Ci stiamo concentrando sulle attività di soggetti interessanti grazie alle informazioni raccolte con i cittadini di Brembate. Intanto sono stato assolto per la quarta volta sulla vicenda del mio titolo di studio, soldi dei contribuenti sprecati dalla PM: una vergogna. Voleva estromettermi dal processo”. Ezio Denti, uno dei consulenti della difesa di Massimo Bosssetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è Desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti. Denti è stato assolto per la quarta volta dall’accusa di aver millantato il titolo di ingegnere ed ha parlato anche di una clamorosa riapertura del processo a Bossetti.

Riaprire il processo

 “Non mi sono mai fermato. Abbiamo ricominciato da capo. Il tempo ci darà ragione. L’errore di questo processo è all’inizio. C’è un errore che si son portati fino alla fine. Nel revisionare le carte secondo me ci sono delle anomalie che potrebbero portare a riaprire il caso. Ci servono elementi forti e concreti, li stiamo classificando uno ad uno e credo che questa possibilità possa esserci. Al di là delle questioni scientifiche, comunque centrali, ci stiamo concentrando sulle attività di soggetti interessanti. Noi avevamo fatto un appello ai cittadini di Brembate per chiedere loro di farsi avanti se sapevano qualcosa. Abbiamo quindi ricevuto diverse informazioni che sono interessanti. Per un processo di revisione serve qualcosa di forte, fortissimo. Non posso entrare nei dettagli ma crediamo di avere elementi sufficientemente forti per poter riaprire il caso, ne sono più che convinto. Mi mancano ancora dei tasselli importanti ma se riuscirò ad incastrarli allora ne vedremo delle belle”.

Assoluzione: Ezio Denti è un ingegnere

 “Ci sono volute quattro sentenze di cui una del Giudice di Pace che hanno detto che sono un ingegnere a tutti gli effetti. È una vergogna che si sia perso così tanto tempo dietro a questa vicenda. La mia figura era in qualità di consulente tecnico ed investigatore nel procedimento penale a carico di Massimo Guseppe Bossetti. Mi ero occupato del furgone di Bossetti. Dopo la mia relazione di oltre 4 ore nel contraddittorio da parte della PM non ci fu nulla nel merito dell’attività svolta ma si cercò esclusivamente di screditare la mia persona partendo dai titoli di studio che secondo la PM non risultavano presenti. Ovviamente aveva ragione semplicemente perché mi sono laureato all’estero, a Friburgo. Da qui è nata la guerra. Anche se un consulente è antipatico come sia possibile fargli sostenere quattro processi? Credo sia una cosa vergognosa. Parliamo di soldi dei cittadini, non della PM. L’altro ieri, dopo tre assoluzioni, ne è arrivata un’altra. La PM denunciò questa presunta mancanza di titoli di studio anche alla Prefettura di Bergamo per far cadere la mia abilitazione di investigatore privato, figura per la quale serve la laurea. Voleva insomma farmi ritirare le licenze. Lo scopo era far uscire Ezio Denti dal processo e questa cosa mi ha incuriosito molto. Essere così assalito, cercando di screditarmi, mi ha stuzzicato”.