Francesca Sappia, consigliera dell’XI Municipio di Roma, ex Movimento Cinquestelle ora del Gruppo misto, è intervenuta a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente, per spiegare i motivi che l’hanno spinta a lasciare il Movimento. L’XI Municipio è
La decisione di lasciare il M5S. “Ho riflettuto attentamente su questi tre anni di mandato e sono arrivata alla conclusione che il Movimento Cinquestelle romano e municipale ha dimostrato di non rappresentare più quegli ideali per i quali mi ero candidata. Cosa mi ha fatto allontanare? Il sistema di governo di questi tre anni, le scelte calate dall’alto, la mancanza di ascolto dei consiglieri, l’assenza sul territorio e con i cittadini. Sono rimasta molto delusa. E’ stata una decisione ponderata da diversi mesi, era arrivato il momento per me di uscire perché non condividevo quasi più niente”.
La rottura. “La frattura c’è stata sulla sperimentazione sul viadotto della Magliana, sul restringimento della carreggiata, io non ero d’accordo. E poi c’è stata la decisione di votare con le opposizioni il no alla corsia preferenziale su via Portuense. Ho votato contro perché per mesi i cittadini mi hanno contatta, con i quali ho discusso del progetto, e mi hanno espresso la loro perplessità. Ho votato con le opposizioni facendomi portavoce di quello che i cittadini mi avevano detto. Oggi pomeriggio parteciperò alla manifestazione contro la preferenziale”.
I rapporti con la maggioranza pentastellata dell’XI Municipio. “I rapporti sono stati pesanti fino a luglio, poi ho deciso di bloccare quasi tutti gli esponenti sul cellulare. Io ho delle idee che porto avanti, forse non capiscono quello che iodico, non sanno leggere le mie email, andavano avanti sulla loro strada e io sulla mia, Era muro contro muro. Nel corso di questi mesi il Movimento mi ha osteggiata. Una volta, durante un Consiglio, il presidente del Consiglio mi ha dato la parola presentandomi solo con il numero del microfono, senza dire nome e cognome.
Sul futuro. “Conoscendo il M5S non ho possibilità di rientrare pur volendo. Credo ancora negli ideali che mi hanno spinto a candidarmi. Non dirò no per partito preso ai provvedimenti presentati dal Movimento in Municipio, sono stata fino a ieri con loro. Io comunque continuo a credere nel Movimento, ci sono ancora due anni davanti a Roma e nel Municipio, si possono ancora ritrovare gli ideali sui quali è nato e lavorare per il bene dei cittadini. O cambiano o il M5S va a morire, a livello locale. A livello nazionale da vedere, credo ancora molto nel governo nazionale.
Sul Comune di Roma. “Il Campidoglio ha abbandonato l’XI Municipio. Ad esempio, anche quest’anno non sono previsti lavori sulle strade di grande viabilità che nel nostro Municipio stanno a pezzi, in tre anni sono stati potati pochissimi alberi, hanno definanziato i soldi a bilancio per la riduzione del rischio idrogeologico a Piana del Sole. I problemi sono tanti così come le scelte che non ho condiviso”.