Quasi la metà di tutta la plastica dispersa in natura è stata prodotta dopo il 2000. Un problema, quindi, che ha solo due decenni di vita. Oltre il 75% di tutta la plastica prodotta nel mondo è diventata già un rifiuto. L’80% della plastica che oggi troviamo negli oceani proviene da fonti terrestri e i fiumi sono diventati ‘corridoio’ preferenziale per questo inquinamento.

L’esploratore Alex Bellini si sposterà con una zattera lungo i fiumi piu inquinati del globo

La continua immissione è talmente massiccia che ha portato, ad esempio, alla formazione di 5 enormi ‘isole di plastica’. Una di queste è la gigantesca Great Pacific Garbage Patch in mezzo al Pacifico, tra Hawaii e California. L’isola ha un’estensione stimata in 1,6 milioni di km2. Come ulteriore freno a questa catastrofe il WWF Italia ha deciso di appoggiare con il suo Patrocinio l’ambizioso progetto di Alex Bellini 10 RIVERS 1 OCEAN.

L’esploratore italiano si spingerà con la sua zattera, costruita con materiali trovati sulle sponde, lungo i 10 fiumi più inquinati del globo. Un progetto, questo,  pianificato da mesi ma che ha preso il via proprio in coincidenza con uno dei momenti chiave per la lotta all’inquinamento da plastica in natura. Infatti, si è aperta ieri a Nairobi la IV Assemblea dell’ONU – UNEA- sull’ambiente che durerà sino al 14 marzo. All’ordine del giorno c’è anche il mandato per il nuovo Trattato contro l’inquinamento da plastica, strumento su cui il WWF Italia ha chiesto anche l’impegno negli scorsi giorni del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Il Ministro ha già dichiarato che l’Italia vuole sostenere questo percorso anche per interventi più immediatamente vincolanti. Alex Bellini nella sua avventura porterà anche il messaggio del WWF per un Accordo globale vincolante che liberi entro il 2030 la Natura dai rifiuti. Unirà quindi la sua voce a quella di circa 300.000 cittadini del modo che hanno già firmato la Petizione del WWF lanciata lo scorso 6 febbraio a livello mondiale.

                                                                                                                                             Fonte DIRE