Tempeste di grandine che hanno devastato i frutteti in fioritura, ma anche alberi divelti dal forte vento che ha alimentato gli incendi nei boschi resi più vulnerabili dalla lunga siccità.

L’ arrivo del maltempo è stato segnato però da manifestazioni violente con trombe d’aria

E’ quanto emerge da primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito la penisola con forte abbassamento delle temperature, raffiche di vento, trombe d’aria ed il ritorno della neve fin sul Vesuvio, in un inverno asciutto segnato da precipitazioni dimezzate al nord (-50%, rispetto alla media storica), che hanno lasciato a secco fiumi, laghi, invasi, terreni e senza neve le montagne, nel momento in cui l’acqua è essenziale per l’irrigazione delle coltivazioni.

“La situazione attuale al nord- rileva la Coldiretti- è peggiore di quella del 2017. Nel 2017 ci furono difficoltà anche per gli usi civili nei centri urbani e 2 miliardi di euro di danni all’agricoltura. Due anni fa, infatti, a causa della siccità i raccolti delle principali produzioni furono molti di meno. Dagli ortaggi alla frutta fino ai cereali, ma anche i vigneti ed il fieno per l’alimentazione degli animali per la produzione di latte.

L’andamento anomalo di quest’anno conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto

Le riserve idriche sono necessarie nei campi per i prossimi mesi quando le colture ne avranno bisogno per crescere. L’auspicato arrivo del maltempo è stato segnato però da manifestazioni violente con trombe d’aria, raffiche di vento e grandinate che hanno aggravato i danni. In Romagna nella provincia di Ravenna si è verificata una intensa grandinata che si è abbattuta sugli albicocchi in avanzata fioritura per effetto dell’anomalo caldo, con danni incalcolabili”.

“A rischio- continua la Coldiretti- sono anche i boschi per il divampare degli incendi fuori stagione. Nel 2019 sulla Penisola ne sono divampati ben 61 dall’inizio dell’anno con 1.841 ettari bruciati. L’andamento anomalo di quest’anno conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che si manifestano- conclude la Coldiretti- con la più elevata frequenza di eventi estremi. Si verificano sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dalla siccità al maltempo”.

                                                                                                                                                      Fonte DIRE