Povertà energetica: cos’è? Per quali ragioni è aumentata la quantità di italiani in difficoltà col pagamento delle bollette? Ne abbiamo parlato, a Tutto in Famiglia, con Pierpaola Pietrantozzi segretario nazionale Adiconsum che si è soffermata sulle cause del problema. “La liberalizzazione del mercato dell’energia, cominciata a partire dal 1999, nata per dare ristoro ai consumatori, è una delle cause del problema della povertà energetica – ha spiegato Pietrantozzi – in vent’anni abbiamo visto sempre aumentare le bollette. Queste hanno una struttura tariffaria composta da tante voci, molte delle quali corrispondono al pagamento di altri addendi.”
Il finanziamento statale
Di fatto esisterebbero delle agevolazioni statali, che permetterebbero di risparmiare, ma non vengono applicate, e per giunta i cittadini non sanno come accedere ai finanziamenti esistenti. “La situazione sta esplodendo. In Italia, ci sono famiglie che hanno difficoltà a saldare la propria bolletta, sia che si tratti di gas o metano, la tariffa va alleggerita – ha sottolineato Pietrantozzi – una famiglia distoglie dal proprio reddito risorse che potrebbero essere indirizzate all’alimentazione, anche quella è povertà energetica indotta.”
La povertà energetica è un pezzetto del problema della povertà relativa. Adiconsum ha bussato alle porte della politica, per arginare il problema, e ha avanzato proposte concrete, con l’intento di tamponare o contenere la situazione. “L’unico elemento posto in essere, per agevolare i consumatori, è il bonus per l’energia elettrica e il gas, ma è un meccanismo talmente macchinoso e complesso che soltanto un terzo degli aventi diritto ne usufruisce – si è congedata Pietrantozzi – la prima cosa che diciamo è cercare di creare un automatismo, attraverso il quale alleggerire la situazione e rendere fruibili i fondi inutilizzati. Non siamo gli unici a soffrire questa situazione. L’Italia si colloca al diciannovesimo posto rispetto al resto d’Europa. I paesi dell’Europa orientale, e non solo, sono primi in classifica.”
