Pietro Cesaro, uno dei due fondatori di Duegradi.eu, magazine online dedicato al cambiamento climatico, interviene a Radio Cusano Campus per parlarci dell’importanza di non abbassare la guardia su questo argomento, anzi, continuare a parlarne sempre di più in modo tale da riuscire ad ottenere una quanto più ampia diffusione e una consequenziale presa di coscienza da parte di tante persone ancora ignare.
Raccontare il cambiamento climatico con un linguaggio semplice
“La piattaforma online nasce da un gruppo di amici: in Italia mancava un blog, una piattaforma o comunque un giornale che parlasse di questa grave problematica, ovvero del cambiamento climatico. Trovavamo informazioni riguardo il tema in inglese o in italiano forbito e pieno di sigle o acronimi: Duegradi nasce proprio dall’esigenza di parlare alla gente con un linguaggio accessibile. Vogliamo fare divulgazione scientifica, e nel frattempo provare a far divertire il lettore perché pensiamo che il cambiamento climatico sia un disastro da risolvere. Tuttavia, la comunicazione di questo tema è stata fatta solamente in senso catastrofista e questo può impaurire il lettore. Come singoli possiamo informarci su questo tema e il nostro sito è la piattaforma più idonea per poter avere una maggiore consapevolezza del fenomeno e poi attuare dei piccoli accorgimenti quotidiani per limitare – ad esempio – l’utilizzo della plastica o lo spreco alimentare.
Le responsabilità della politica
Occorrerebbe anche far capire alle Istituzioni, italiane ed europee, che ci interessa molto la situazione del Pianeta. Informandoci possiamo renderci utili come singoli cittadini a contribuire, come detto, alla salute del Pianeta: evitare di mettere il riscaldamento sopra i ventun gradi, fare la raccolta differenziata, piantare anche un albero online: possiamo avere un impatto positivo in diversi modi, anche bevendo l’acqua del rubinetto ed evitare le bottiglie di plastica… Tutti possiamo contribuire nel nostro piccolo, ma occorre in primis che le Istituzioni capiscano che la gente è interessata a questa tematica, che ha paura degli effetti negativi del cambiamento climatico: se non ci sarà una svolta a livello istituzionale noi singoli cittadini possiamo fare poco, purtroppo, rispetto a questo enorme problema.