UPprezzami: lo slogan antidiscriminazione dei ragazzi di SottoSopra per la Giornata Internazionale contro la discriminazione.
Omossesuali, rom, obesi o magari neri: sono queste alcune delle etichette assegnate, di volta in volta, da chi vuole emarginare, deridere o classificare un proprio coetaneo, al fine unico di discriminarlo. 8 intervistati su 10 hanno risposto così alla domanda posta dal Movimento giovanile di Save The Children “SottoSopra” che, con il supporto di Invalsi, ha realizzato un sondaggio nell’ambito del progetto “Up-prezzami” contro gli stereotipi, la prima campagna social ideata dagli oltre quattrocento ragazze e ragazzi tra i 14 e i 22 anni impegnati in azioni di sensibilizzazione e cittadinanza attiva in quindici città italiane.
“Non fermarti all’etichetta” è il motto attorno al quale si stanno adoperando gli organizzatori alla viglia della Giornata Internazionale contro la discriminazione. Gli stessi ideatori del progetto invitano tutti a condividere sui social il simbolo utilizzando l’hashtag UPprezzami e sfidando i propri amici e familiari a postare foto e video disegnandosi un codice a barre sulla guancia per “liberarsi dalle etichette e a dire no alle discriminazioni”.
“La discriminazione esiste ed è pericolosa, fa male a tutti, a chi discrimina e a chi è discriminato. È terribile come ne siamo assuefatti, non la vediamo e se la vediamo, la giustifichiamo. Dobbiamo smettere di chiudere gli occhi, smettere di trovare scuse, di dirci che sono scherzi tra ragazzi, che c’è una giusta motivazione”. Queste le parole utilizzate dai ragazzi di SottoSopra nel manifesto della campagna UP-prezzami.
“Ogni giorno, ognuno di noi, deve impegnarsi – aggiungono – a strappare le proprie etichette e a smettere di attaccarne su gli altri, come fossero pacchi in un supermercato. È per questo che serve l’impegno di tutti noi ed, in particolare, chiediamo l’aiuto del mondo della scuola perché è lì che, per la metà dei ragazzi intervistati, si consuma la discriminazione”.