Antonio Saccone, Senatore di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusan: “Il gilet da steward per Di Maio? L’ho comprato su Ebay a 27 euro, mi ha dato l’idea Vittorio Feltri. Non volevo offendere, la mia era una provocazione fatta con garbo. Evidentemente Di Maio è diventato molto potente visto che sui media è passata la sua versione dei fatti e non quello che è realmente accaduto. Ha fatto passare il messaggio che io volessi denigrare gli steward quando invece ho solo detto che lui come ministro è scarso. Ha detto tante menzogne su di me, ma siccome ormai è l’imperatore che nomina anche i direttori di testata è riuscito a far passare il suo messaggio. Sui social i grillini hanno augurato la morte a mio figlio di 3 anni e non vi dico cosa hanno scritto su mia moglie e mia madre”. Su Salvini-Berlusconi: “Alla fine si vogliono bene. Credo che Salvini cominci a percepire che sta entrando in un imbuto e rischia di perdere voti perché trascinato dal M5S verso il baratro. Berlusconi è tornato il vecchio leone che era. Chiunque di noi gli suggerirebbe di andare in vacanza e occuparsi dei nipotini, ma lui sente forte questa vocazione di volersi impegnare”

Saccone ieri nell’aula di Palazzo Madama ha sventolato un gilet da steward da stadio invitando Luigi Di Maio a dimettersi e a tornare a fare quel lavoro

“Quel gilet l’ho comprato su Ebay a 27 euro –ha rivelato Saccone-. Ho preso spunto dall’idea del direttore di Libero Feltri che ha pubblicato un editoriale in cui diceva: presto andremo a trovare allo Stadio San Paolo lo steward Di Maio. Con quel gesto non intendevo offendere nessuno, anche perché la mia storia non me lo permetterebbe visto che a 20 anni tutti noi abbiamo lavorato per campare, non vedo perché Di Maio dovrebbe sentirsi offeso. Evidentemente Di Maio è diventato molto potente se sui media, soprattutto sulla Rai, è passata la sua versione dei fatti e non quello che è realmente accaduto. Inoltre Di Maio è molto nervoso perché sta vivendo una stagione politica difficile, dopo tanti anni di successi secondo me anche meritati perché lui ha un grande talento politico, ma il mio gesto voleva sottolineare la sua scarsità come Ministro dello sviluppo economico. Se abbiamo un calo del 7.5% della produzione industriale, lui può chiamarsi ministro dello sviluppo? E’ questo il quesito che io ho posto. Dopodichè non nego che ci sia una provocazione, ma penso di averla fatta con garbo, a differenza delle provocazioni del M5S che sono offensive, fatte di insulti e minacce. Vedendo il curriculum di Di Maio non potevo fare riferimento ad altri lavori oltre a quello di steward, perché di parlare della sua esperienza da muratore non me la sentivo, non ho voluto tirare in ballo l’azienda familiare perché lì sì che avrei travalicato e sarei entrato sul piano personale e questo mi avrebbe profondamente disturbato. Io volevo semplicemente dirgli: torna a fare quello che facevi prima perché faresti sicuramente meno danni al Paese. Non volevo certo denigrare il lavoro di steward. Io a un certo punto della mia vita ho lavorato in un fast food, consiglio a tutti gli studenti di lavorare e studiare perché ti fa crescere tantissimo. Dopo un lasso di tempo ho cercato anche di fare carriera in quell’azienda, penso che qualunque lavoro se fatto bene e con serietà è meritevole di rispetto. Io mi aspettavo che Di Maio si offendesse perché gli ho detto che non è bravo come ministro, ma siccome ha questa potenza di fuoco che gli permette di nominare anche i direttori delle testate giornalistiche, ormai è un potente, ha fatto passare il messaggio che io volessi denigrare il lavoro dello steward. Tra l’altro Di Maio mi accusa di campare di politica da 20 anni, ma non dice che siccome questa legislatura non durerà, io non percepirò alcun vitalizio mentre Di Maio lo percepirà. Io nella mia vita ho sempre dovuto lavorare, quando facevo il consigliere comunale ho percepito 1200 euro al mese per 2 anni. Tutta una serie di menzogne che sono passate perché Di Maio ormai è l’imperatore. Se dopo il mio gesto ci sono state conseguenze? Non potete capire gli insulti e le minacce che ho ricevuto sui social. Io ho un figlio di 3 anni e mezzo e mi hanno scritto: ‘mi auguro che tu muoia investito con tuo figlio’. Su mia moglie non vi dico cosa hanno scritto. E non vi dico neanche cosa hanno scritto su mia madre che è una signora anziana e sta sui social perché non lavora. Mia madre mi ha chiamato e mi ha detto: ‘ma perché stai in politica, torna a fare il lavoro di prima!’

 Sui battibecchi fra Salvini e Berlusconi

 “Matteo Salvini è un leader –ha affermato Saccone-, questo nessuno lo può negare. Credo che Salvini cominci a percepire che sta entrando in un imbuto, fino ad oggi c’è stato un travaso di voti, ma il rischio è che a breve cominci a perderli perché sui temi economici rischia di essere trascinato verso il baratro. Quindi lui sta giocando un po’ di sponda,  da un lato tranquillizza l’alleato, dall’altro fa le alleanze con il centrodestra, tenendo anche sulle spine l’opinione pubblica. Ci stiamo avvicinando alle elezioni europee, dove c’è un sistema proporzionale puro quindi scattano questi meccanismi. Adesso ci saranno tonnellate di inchiostro e fino alle elezioni europee ci sarà un botta e risposta, la vera partita si giocherà il 27 maggio. In realtà Salvini e Berlusconi si vogliono bene. Salvini non lo conosco bene, però l’unica che non gli si può dire è che non sia una persona seria. Ho visto anche come ha trattato la questione con Bossi e da lì percepisci se è uno sprovveduto o una persona seria. Credo che lui abbia avuto un atteggiamento di rispetto nei confronti di Bossi e credo che allo stesso modo abbia rispetto per Berlusconi. Berlusconi è tornato il vecchio leone che ha voglia di competere per dimostrare la bontà delle sue ragioni. Lui è profondamente preoccupato per il Paese. Chiunque di noi gli suggerirebbe di andare in vacanza e occuparsi dei nipotini, ma lui sente forte questa vocazione di volersi impegnare, anche a 82 anni”.