Il matrimonio di Marco ed Emanuele sancisce un passo importante per la realizzazione dei diritti della comunità di LGBT. Lunedì 25 febbraio a San Marino si è celebrata la prima unione civile nel comune della città.

“E’ stato un passo importantissimo per San Marino che fino a poco tempo fa non consentiva il matrimonio tra persone dello stesso sesso, anzi!” E’ proprio Marco ad intervenire ai nostri microfoni per raccontarci come, insieme ad Emanuele, hanno trascorso questa bellissima giornata di festeggiamenti.

Il divieto per l’omosessualità infatti, è stato abolito a San Marino nel 1864, ma nel 1974 il parlamento san marinese adottò un nuovo codice penale che entrò in vigore nel 1975 che conteneva l’articolo 274; in base a questo articolo, i rapporti omosessuali potevano essere puniti con la reclusione da 3 mesi a un anno, se fossero stati continuati “abitualmente” o avessero causato uno “scandalo pubblico”, ma non vi è alcuna testimonianza che l’articolo 274 sia mai stato applicato. Nel settembre 2004 l’articolo 274 del codice penale San Marinese è stato abrogato con la legge n. 121.

“Io ed Emanuele ci siamo conosciuti cinque anni fa in palestra e subito è scattato l’amore: siamo infatti andare sin dall’inizio a convivere insieme nonostante entrambi avessimo due case indipendenti. Abbiamo scelto la sua però perché è più grande e più bella! Abbiamo seguito dal principio la nascita di questa legge e quando questo decreto è andato in porto abbiamo deciso di comune accordo di convolare a nozze, senza alcuna proposta eclatante! Potevamo scegliere di sposarci a Rimini ma poi non avrebbe avuto alcun valore legale, essendo noi del posto e lavorando qui a San Marino quindi è stato fondamentale per la città aprire alle unioni civili e far sì che anche noi godessimo dei nostri diritti. La cerimonia è stata molto semplice, intima e il rinfresco aperto a tutti perché abbiamo avuto anche molto interesse mediatico che è stato importante per questa città che ha un retaggio culturale diverso da quello italiano. Speriamo si svegli anche su altri temi come quello dell’aborto che qui è ancora illegale.”