Morte Marella Agnelli; Gigi Moncalvo, giornalista e autore di diversi libri dedicati alla Famiglia Agnelli, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Per capire le reazioni rispetto alla morte di Marella basta guardare i necrologi sui giornali, si leggono belle facce toste. L’atteggiamento di Marella rispetto alla morte di Edoardo era molto etereo, una morte misteriosa che però gli Agnelli hanno voluto chiudere in 48 ore. Il fatto che Marella sia morta in Italia cambia la prospettiva della successione e potrebbe esserci un bel da fare tra fisco italiano e fisco svizzero”

Su Marella Agnelli e l’eredità di Gianni

 “Marella Agnelli ha rappresentato la regina, la first lady della Royal Family, ma una regina infelice, lo si vedeva dalla sua espressione –ha affermato Moncalvo-. Non sorrideva, anche perché la sua vita è stata costellata da una serie di dolori e di tragedie, come quella della morte del figlio Edoardo in quelle circostanze tragiche. Quando è morto l’Avvocato Agnelli, mai più avrei immaginato di scrivere questi libri perché tutto era stato scritto, ma solo dal punto di vista agiografico, adulatorio, del mito, quindi trovare l’altra faccia del pianeta che fosse illuminata era molto difficile. Nel 2007 ho cambiato idea perché è accaduto che la figlia abbia presentato al tribunale civile di Torino un esposto contro i tre assistenti del padre che si occupavano della parte contabile, per costringerli a fornire il rendiconto. In tribunale viene fuori la storia di un gigantesco patrimonio nascosto all’estero, occultato al fisco italiano. Adesso l’importante sarà la prosecuzione ostinata da parte della figlia del patrimonio del padre. Nel momento in cui Marella e la figlia hanno raggiunto un accordo sulla divisione dei beni, Margherita era convinta che quella fosse solo una minima parte del patrimonio dell’Avvocato. Adesso si vedrà se l’Avvocato aveva portato all’estero ‘soltanto’ 4 miliardi di euro, oppure se c’è ancora un’immensa quantità di denaro, come ritiene la figlia. I 15 miliardi di euro stimati sarebbero costituiti da due grossi asset, il primo di oltre 5 miliardi, come si evince dai Panama Papers, sarebbe costituito dalle donazioni ricevute da Marella da parte del marito prima di morire forse per punire la figlia; la seconda parte di 9,8 miliardi di euro sarebbe costituita dai lingotti d’oro che arrivano dai profitti di guerra della Fiat per la fornitura di armi, treni e motori. Quei lingotti d’oro vengono dal patrimonio del nonno di Giovanni Agnelli. Questi lingotti riempirebbero due autocisterne, tanto per dare un’idea”.

Sulla morte del figlio Edoardo

 “L’atteggiamento di Marella rispetto alla morte del figlio era molto strano, molto etereo – ha spiegato Moncalvo -. Quando lei venne a sapere la notizia della morte del figlio si trovava a New York, a Central Park, stava facendo footing con un’amica. Alla notizia lei rispose con una specie di sogno che aveva avuto nei giorni precedenti: un angelo che raccoglieva una persona che si era buttata da un ponte e la portava in cielo. Sono reazioni che non possiamo capire, se non ci troviamo in situazioni del genere. Il mistero della morte di Edoardo è legato a molti fattori, ad esempio sul suo corpo non venne fatta l’autopsia, non furono acquisiti i filmati delle telecamere intorno alla sua villa per vedere se era uscito da solo. La polizia scientifica di Cuneo non ha rilevato nessuna impronta né all’interno, né all’esterno dell’auto su cui viaggiava, non è stato acquisito neanche il gps dell’auto. C’è un problema di fondo, la famiglia ha fatto pressione affinchè ci si sbrigasse, perché se fosse stata fatta l’autopsia probabilmente sarebbero state trovate tracce di stupefacenti nel corpo di Edoardo. In quel caso sarebbe stata aperta un’inchiesta per capire chi erano i pusher che vendevano la droga a Edoardo. Questo avrebbe significato battere tutta una serie di ambienti che rifornivano di droga una certa Torino bene e quindi questa inchiesta avrebbe allargato lo scandalo, portando a delle scoperte. Edoardo non viene ricordato neanche sul sito della Juventus nell’anniversario della morte, nonostante avesse lavorato nella Juve. Nello stesso modo in cui è stato cancellato Edoardo, è stata cancellata anche Margherita perché chiunque sia scomodo viene cancellato. Se guardate i necrologi sui principali giornali di ieri, sui giornali della Casa: La Stampa e La Repubblica trovate delle incredibili facce toste che fanno le condoglianze soltanto a John, Lapo e Ginevra, dimenticandosi che aveva una figlia e 5 nipoti. Sul Corriere della Sera, il terzo necrologio è di Maria de Pahlen che è una nipote di Marella, è la prima dei 5 figli di Margherita Agnelli. Questa signora, da sola, dice: io insieme ai miei 3 figli ricordo la nonna. Su Repubblica e su La Stampa i 3 figli di questa donna vengono indicati con dei nomi diversi. Poi c’è Andrea Agnelli, presidente della Juventus, che fa le condoglianze insieme alla moglie e ai loro 5 figli, però il quinto figlio non è di Andrea Agnelli ma di Francesco Calvo, che aveva sposato la signora Deniz che adesso sta con Andrea Agnelli”.

Gli ultimi mesi di vita di Marella

 “Nel settembre scorso Marella fu colpita da una broncopolmonite che aggravò le sue situazioni di salute –ha affermato Moncalvo-. Quando si sentì male, tutta la famiglia cercò di contattarla per conoscere le sue condizioni. E lì John Elkann ha fatto uno strettissimo cordone, impedendo a qualunque persona di avvicinare Marella, compresa Margherita. Nel 2009 quando Margherita volle andare a dare un’occhiata alla sua proprietà di Villar Perosa, John Elkann licenziò i domestici che si erano permessi di farla entrare. C’era paura che qualcuno potesse avvicinare Marella, perché magari avrebbe potuto dire qualcosa, esprimere qualche volontà, magari dire: nel caso morissi rivolgetevi ad un determinato studio legale. Non si sa. E’ chiaro che questa morte è stata non dico preparata, ma qualcuno si è preparato per mettere alcuni paletti e dimostrare alcune cose. Ad esempio il fatto che sia morta in Italia cambia la prospettiva della successione. Marella in Italia non aveva più alcun grosso bene. Pensate che la figlia, appena è morta la madre, è diventata proprietaria di una gigantesca quantità di beni. Margherita è diventata proprietaria completa di Villar Perosa e di altre ville, appartamenti, opere d’arte. Nonostante tutti ritenessero che Margherita fosse un orco cattivo che si era messa contro la madre, lei versava ogni anno alla madre 700mila euro per 16 anni, si tratta quindi di 130 milioni. Lei pagava questo vitalizio alla madre proprio perché la madre aveva l’usufrutto di questi beni”.