Mezzi pubblici: è un’ardua impresa per i romani raggiungere l’altro capo della città. I bus sono strapieni di gente, come i tram, per non parlare della metropolitana che accompagna verso il centro. Forse c’è pure chi ha memorizzato gli autobus che non passano o tardano: colpa del personale o di un’azienda che non funziona? Abbiamo fatto il punto della situazione a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus, con Alessandro Ferri, esperto di mobilità per enti pubblici e privati.
Emergenza autobus
“La situazione è in divenire, per varie ragioni – ha affermato Alessandro Ferri, esperto di mobilità – l’amministrazione ha sempre saputo che una delle emergenze fondamentali è il trasporto pubblico: ruba il tempo ai cittadini. L’autobus fermo malinconicamente, a bordo strada, è uno dei mezzi più diffusi.”
Il personale e l’azienda
La causa del problema è da ricondursi al personale o all’azienda? “Gli autisti dell’Atac sono angeli che fanno miracoli per salvare persone, non mi riferisco soltanto a quelli che si sono fermati alle quattro di mattina per salvare la vita ad alcune persone – ha osservato Ferri – l’assenteismo ha sempre delle motivazioni: c’è un’esasperazione indotta dal fatto che gli autisti non possono liberamente prendersi le ferie; in secondo poi, si trovano a dover guidare mezzi per niente nuovi. E’ un’azienda al collasso, dunque, sta in piedi per un accanimento terapeutico.”
Atac: un’azienda da rinnovare
Mezzi pubblici: che fare, dunque, se l’azienda soffre da tempo? “Atac negli ultimi quindici anni non è più l’azienda di una volta. Ci sono linee che non circolano in determinati giorni, ad esempio, alcune periferie hanno potuto beneficiare di un processo di integrazione sociale, parlo della Metro C che oggi è un gioiello che permette di trasportare persone verso il centro di Roma – si è congedato Ferri – quanto al resto è un’azienda che conta oltre un miliardo di debiti e continua a salvare 15 mila voti, tuttavia non andrebbe chiusa, non bisogna buttare i bambini con l’acqua sporca, ma rinnovata.”