Un fiume che scorre lento. Alle sue spalle una folta vegetazione e, sullo sfondo, un vulcano che sta eruttando. E poi, riflessi sull’acqua, alcuni mammut a passeggio.
Un murale a Casal de’ Pazzi per raccontare un mondo preistorico e naturalistico
Questo il tema di ‘Riflessi’, il nuovo murale inaugurato stamani sul muro perimetrale del Museo di Casal de’ Pazzi, famoso per contenere i resti e le zanne di un elefante antico di 250.000 anni fa. Il taglio del nastro è arrivato alla presenza del sindaco di Roma, Virginia Raggi, dell’assessore alla Cultura, Luca Bergamo, e dell’artista Jerico. Il murale si trova sul muro che si affaccia in via Egidio Galbani, subito prima dell’ingresso del museo e a pochi metri dai celebri murales dell’artista Blu. L’opera ricostruisce in maniera visionaria l’ambientazione naturalistica pre-esistente alla struttura del museo, ai tempi della preistoria.
“L’idea di questo murale- ha spiegato l’artista- è nata dalla volontà di rappresentare la vita come era qui, 250.000 anni fa. Ho lavorato 20 giorni. Di questo murale mi è caro il concetto dello scorrere del tempo e della voglia di non distruggere le cose belle che abbiamo”. “Oggi- ha commentato Raggi- abbiamo presentato un ulteriore arricchimento del Museo di Casal de’ Pazzi. Un murale dipinto da Jerico, un artista contemporaneo che ha deciso di usare la sua arte per arricchire un museo che contiene cose molto antiche, una bella commistione. Oggi mettiamo a segno un punto che dimostra ancora di più l’attenzione per il quartiere. È un piccolo gesto per dire ‘siamo qui con voi’. Il murale è stato infatti realizzato grazie a un avviso pubblico diffuso da Zetema su incarico della Sovrintendenza capitolina e poi finanziato grazie a piccole donazioni in denaro.
Fonte DIRE