Livia Massaccesi, giovane illustratrice romana ha realizzato i volti stilizzati dei 24 big in gara al Festival di Sanremo che accompagnavano l’esibizione di ogni cantante al momento della propria entrata in scena sul palco dell’Ariston. Intervenuta ai nostri microfoni, a Un giorno da ascoltare, ci ha raccontato tutto di questa sua bellissima esperienza.
“E’ stato molto impegnativo realizzare le immagini dei 24 big in gara, c’è stato un lavoro molto duro durato tanti mesi ma al contempo è stato molto stimolante ed interessante. Non ho avuto modo di incontrare gli artisti ma ho lavorato vedendo i loro videoclip, le loro immagini su internet, immagini che poi mi sono state anche mandate dagli organizzatori in versione aggiornata, per poter studiare al meglio i personaggi, capirne i tratti più rilevanti del loro volto e analizzare nel dettaglio i loro segni particolari e gli elementi che compongono questo. Ogni personaggio è a se, ci sono personaggi che hanno tratti più essenziali, altri che hanno qualche segno particolare che li caratterizza proprio negli occhi, nel naso o nella bocca che sono elementi che io elimino nelle mie rappresentazioni e quindi in quel caso ho avuto bisogno di cogliere il micro dettaglio; un esempio lampante di questo è Daniele Silvestri che basa la sua particolarità sul suo naso e sulla sua bocca quindi raffigurare lui è stato molto complesso: in assoluto credo che sia il personaggio che mi ha dato più filo da torcere mentre la più semplice da rappresentare è stata Loredana Bertè. Achille Lauro invece è stato il più divertente perché ha molti tratti particolari come i tatuaggi sul volto che però ovviamente ho eliminato.
Sono stata scelta da Duccio Forzano il regista di Sanremo perché aveva già visto il mio progetto legato già a volti di musicisti e mi ha proposto di fare quello che già facevo da un po’ con artisti anche locali come i primi che ho rappresentato ovvero Calcutta e Tommaso Paradiso, con i big in gara a Sanremo e devo dire che questa sorta di esperimento ha riscosso un bel successo.”