Credo di sì. Scusa il gioco di parole ma il “Porto” è una porta… aperta, oltre a persone, merci e altro arrivano culture e storie e umori di altri popoli. La magia inter-culturale del mediterraneo si basa su questo concetto… pensa a De Andrè con “Creuza de ma”, ha fatto un lavoro straordinario di ricerca etno-musicale, utilizzando oltre il dialetto genovese, numerose parole provenienti da altre lingue quali greco, arabo, spagnolo, francese e inglese.
Cosa c’è in Italia… NOW?
Se parliamo di musica , ci sono tante cose. Facciamo una distinzione: c’è n’è tanta realizzata, con un senso artigianale, fatta da musicisti che suonano, dove in un disco, o dal vivo, accadono cose, che ti prendono e ti sorprendono, questa è la musica viva, i musicisti che mi accompagnano: Nicola de Luca, Guido Russo, Giosi Cincotti, Rossella Rizzaro, e Simona Boo, a volte Paolo Licastro. Hanno tutti una cultura jazz, ogni sera ci divertiamo molto. Poi c’è la musica costruita. La cosa triste che, a ondate temporali periodiche, si uniforma su dei parametri comuni. Vedi l’ultimo Sanremo: la maggior parte dei brani cominciava con un parlato sottovoce in stile rap-trap…. che noia, mi sono addormentato spesso.
Come avrebbe reagito la musica di Pino Daniele alle scelte di Salvini sugli immigrati?
A tal proposito Pino si espresse molto esplicitamente in una sua canzone (“O’Scarrafone”). Io non credo più nella politica da molti anni e faccio fatica a votare, credo che chiunque si trovi lì, debba fare i conti con poteri economici forti tipo le banche e i mercati. Mi viene da pensare che la politica di questo governo contro gli immigrati serva loro a ottenere consenso. Abbiamo emergenze ben più gravi tipo quelle ambientali. Se percorri la Napoi-Caserta la sera, vedi ancora fuochi che bruciano. Che vuol dire tutto ciò?
Sei stato scelto da Rai Com. Cosa significa per te?
Per me è un grande onore che i brani siano co-editi dalla Rai, oltre che da Marechiaro e Mommò Records. Non è la prima volta che collaboro con loro, grazie a Claudio Poggi, prezioso tramite, abbiamo realizzato diversi lavori con buone soddisfazioni.
Ecco il video di “Je suis la mer” di Marco Gesualdi con Simona Boo: