Sanremo: Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.Sanremo, Adinolfi: “La vittoria di Mahmood non è come Jesse Owens che vince le olimpiadi davanti a Hitler, è come Denny Mendes che vince Miss Italia. Dal mio punto di vista Mahmood è un Ghali è un tono minore, ha capito che quella strada funziona, ma non riempirà mai gli stadi come Ultimo. Fra 30 anni nessuno si ricorderà ‘soldi soldi, clap clap’. Non credo che questa edizione di Sanremo travalicherà il tempo, ci ricorderemo solo le polemiche tra Salvini e Baglioni. Ha fatto bene Ultimo a cantarle ai giornalisti, viva la saggezza di San Basilio”

Sulla vittoria di Mahmood a Sanremo

 “Non è come Jesse Owens che vince le olimpiadi davanti a Hitler, è come Denny Mendes che vince Miss Italia. Trattare la vicenda Mahmood come è stata trattata su un piano etnico-politico è una follia. Un malcelato inconscio razzismo ti fa fare delle scelte che travalica il valore stesso dell’opera, o del valore estetico nel caso di Denny Mendes. Il meccanismo che deve vincere la nera o quello che suona come immigrato è un errore. Se la giuria d’onore la facevi con Maria Giovanna Maglie e Paragone magari ci sarebbero state scelte diverse. La presidente Teresa De Santis se n’è accorta chi c’era in giuria d’onore? Il dibattito è politico, ma alla fine conta chi vende i dischi e riempie gli stadi. Ultimo fa il concerto allo stadio Olimpico, Mahmood se lo sogna. Dal mio punto di vista Mahmood è un Ghali in tono minore, ha capito che quella strada funziona. Non sto giudicando il valore artistico, non stiamo parlando di Bach contro Mozart, queste sono saponette e chi vende più saponette vince. Fra 30 anni nessuno si ricorderà ‘soldi soldi, clap clap’. In questo festival non ho sentito canzoni memorabili. Mi ha impressionato che il giorno in cui cominciava il festival è morto l’autore di “Perdere l’amore”, quella è una canzone che ha travalicato il tempo. Non credo che questa edizione di Sanremo travalicherà il tempo, ci ricorderemo solo le polemiche tra Salvini e Baglioni”.

Sull’avversione dei giornalisti a Il Volo

“Questo è molto brutto. Ultimo gliel’ha detta bene: voi avete una settimana per sentirvi qualcuno, ma in realtà non contate niente. Viva la saggezza di San Basilio che davanti a una certa spocchia sa rendere in cenere l’imperatore”.

Sulle elezioni in Abruzzo

 “Se sommi Lega e FDI da soli vincono le elezioni ugualmente. Salvini sta percorrendo la strada che porta a quel livello di consenso che gli permette di andare alle politiche senza Forza Italia. Salvini è un leader politicamente molto capace, se dovesse prendere il 40% alle europee deve assolutamente chiedere di andare al voto alle politiche. La morte di Forza Italia apre uno spazio politico nell’area cattolica di centro e noi possiamo rappresentarla, se ci rafforzassimo nei prossimi mesi potremmo pensare ad un’alleanza con Salvini”.