Il Dott.Lorenzo Ciccarese dell’ISPRA (Sistema Nazionale per la Prevenzione Ambiente) è intervenuto ai nostri microfoni per parlare del  Rapporto Spreco alimentare: un approccio sistemico per la prevenzione e la riduzione strutturali realizzato da ISPRA in occasione della Giornata Mondiale contro lo Spreco Alimentare del 5 febbraio scorso.

“Questo rapporto emerge dopo due anni di ricerche a livello internazionale vedendo gli effetti a lungo termine che lo spreco alimentare ha sull’ambiente e quindi questo studio conferma i dati allarmanti che sono stanno circolando da anni ovvero che circa un terzo del cibo che viene prodotto ogni anno dilapidato per diverse cause. In Italia questa percentuale sta aumentando sempre di più arrivando a toccare picchi del 50% di cibo buttato ogni anno e questo è un dato allarmante. I Paesi europei più ricchi ed industrializzati sono quelli che sprecano maggiore quantità di cibo e che non si rendono conto del valore effettivo di questo. Tutte quelle politiche di spettacolarizzazione del cibo, del prendi 3 e paghi 2, fanno sì che questo fenomeno tenda ad aumentare sempre di più; ci sono circa 900 milioni di persone dall’altra parte che vanno a dormire in condizioni di malnutrizione mentre circa 2 miliardi su 7 che hanno problemi di obesità o di sovra nutrizione.

Per tornare alla questione ambientale questo spreco genera un contributo all’accumulo di gas serra e il 7% deriva proprio da questo problema: l’agricoltura direttamente e indirettamente attraverso anche la deforestazione sono alla base di un quarto delle emissioni di gas serra quindi noi distruggiamo ambienti per produrre cibo che poi viene in parte sprecato. Parlando invece di politiche locali se riducessimo lo spreco ridurremmo la fonte di queste emissioni. I rifiuti sono una fonte importante di generazione di gas serra e sostanze nocive e poi in alcune città si ha anche il problema della gestione dei rifiuti che va ad aggravare tutto il quadro complessivo già drammatico.

Per ridurre lo spreco ambientale non c’è una soluzione unica: bisogna fare molta informazione e bisogna adottare delle piccole pratiche che mirano a ridurre lo spreco facendo un bene sia al clima che alle bio diversità che secondo gli ecologi la questione n.1 è della perdita dell’integrità biologica è proprio questa, stiamo perdendo molte specie animali molto più velocemente del normale e anche su questo punto bisogna battersi molto: cerchiamo di comprare meno, utilizzare tutto ciò che abbiamo nelle dispense e riciclare qualcosa che sta scadendo per far sì che non venga buttato. Ci sono tanti modi per contribuire alla salute del nostro Pianeta e voltare le spalle a tutto ciò è un atteggiamento da persone poco intelligenti!”