Venezia: da maggio i turisti, per visitarla, dovranno versare 3 euro, e col tempo la quota è destinata ad aumentare. Nessun timore da parte dell’amministrazione rispetto alla possibilità di vedere ridursi il numero di turisti.
Queste ed altre osservazioni sono state avanzate durante l’intervista a Renza Barani, vice presidente Federconsumatori, intervenuta a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus.
La tassa diverrà operativa a maggio
“Tutto diverrà operativo a maggio, con un primo step a 3 euro. Successivamente ci saranno degli aumenti fino ad arrivare a 10 euro, nel 2020 – ha spiegato la vice presidente Barani – si tratta di un’entità consistente, secondo noi. Alcuni saranno esonerati dall’esborso della tassa, sono state stilate diciannove casistiche particolari.”
Il desiderio di migliorare la qualità turistica
La motivazione per cui l’amministrazione comunale locale ha voluto la tassa turistica è da ricondursi ad obiettivi specifici. Anzitutto, è necessario ricordare che tutti dovranno pagare la quota, a scanso di sanzioni; in secondo poi, il Comune ha deciso e agito con determinazione e sicurezza, e la mossa stupisce dal momento che potrebbe far seguito un calo di visite di cui nessuno ha tenuto conto. “Secondo la giunta comunale, Venezia verrebbe visitata ugualmente, ma da un tipo di turisti più educati – ha aggiunto Renza Barzani – questa cosa non convince assolutamente. Il fatto che coloro che potranno permettersi di pagare questa tassa garantiranno maggiore educazione è paradossale, è questo l’obiettivo dell’amministrazione: limitare le presenze per avere un impatto meno ‘difficile’. Il bivacco dei turisti risulta essere impegnativo e pericoloso per una città delicata come Venezia.”
Pagando, i turisti potranno pretendere un ordine maggiore e servizi più efficienti. In tanti, infatti, si stanno chiedendo come verrà gestito il denaro. “Vorremmo conoscere e poter vedere le azioni che l’amministrazione deciderà di mettere in campo sulla gestione dei flussi – si è congedata la vice presidente di Federconsumatori, Barani – l’amministrazione comunale dovrà darne conto con trasparenza.”