Reddito di cittadinanza: a chi giova? Non alle famiglie numerose, “è scritto nero su bianco” ha affermato Giuseppe Magistri, segretario nazionale dell’omonima associazione. “Ritengo che il reddito di cittadinanza sia un intervento per i giovani che non hanno lavoro. Se lo si legge con attenzione ci sono vincoli che non agevolano le famiglie numerose, anzi le escludono a priori – ha sottolineato Magistri – il vincolo della macchina che non deve avere una cilindrata superiore a 1.600, ne è un esempio.”

Reddito di cittadinanza: le modifiche richieste

“Ci siamo mossi perché vengano modificati aspetti che non riteniamo a nostro vantaggio – ha spiegato il segretario dell’Associazione Famiglie Numerose – ad oggi non ci sono politiche economiche a nostro sostegno. Il Ministro Fontana ha tutto il nostro rispetto e stima ma, con la misura economica voluta dai grillini in aiuto di coloro che non lavorano, hanno dimostrato che la famiglia è vista come un nucleo su cui non investire. Si dovrebbe intervenire sulla famiglia, che è già in condizioni disastrate. Questa la nostra richiesta, in apparenza ascoltata. Quanto al resto siamo in attesa di una risposta e restiamo fiduciosi.”

Calo demografico

Il considerevole calo demografico degli ultimi anni, probabilmente non rende le famiglie prioritarie sul piano politico, ed è per questo motivo che i giovani vengono scoraggiati all’idea di dover creare nuovi nuclei. “Abbiamo perso quarantamila nati – ha sottolineato il segretario – è sparita una cittadina nel giro di dieci anni.”

Quando possiamo parlare di famiglie numerose?

“Se siamo in presenza di un nucleo con più di tre figli, adottati o in affido. La provincia di Bolzano ha il numero maggiore di famiglie numerose – si è congedato Magistri – abbiamo portato all’attenzione della politica la situazione del Trentino e i politici intercettati si sono resi disponibili ad incontrare i tecnici del Trentino.” 

Reddito di cittadinanza o no, la priorità in Italia è di incrementare le nascite.

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