Anna Ascani, deputata del PD, è intervenuta ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Di Maio chiede espulsione dal Pd del dipendente Caf? Lui pensi ad espellere l’antisemita Lannutti e a mandare la Finanza a casa del suo amico Di Battista. Vedo Di Maio minaccioso sulle cose piccole e distratto sulle cose grandi. Non conosco Russo, ha sbagliato, ma il problema non è lui, è il reddito di cittadinanza. Salvini ha il 50% della responsabilità del disastro economico del Paese, ma fa in modo che non se ne parli prendendo periodicamente in ostaggio qualche decina di migranti”: Sul Congresso PD: “Dicono che io e Giachetti siamo i candidati mascherati di Renzi? Io sono renziana, non ho bisogno di mascherarmi, ma Matteo va lasciato fuori da questo congresso perché ha fatto questa scelta coraggiosa. La differenza tra noi e gli altri è che gli altri vogliono riportarci indietro come dimostra l’intervista spaventosa di D’Alema”
Riguardo il dipendente del Caf Cgil Sandro Russo, consigliere comunale del PD, che spiegava come aggirare i paletti del reddito di cittadinanza e le parole di Di Maio e Di Battista che hanno invitato il PD ad espellerlo
“Intanto, visto che a Di Maio piacciono le espulsioni, se trova il tempo per espellere Elio Lannutti, l’antisemita che ha pubblicato dei documenti falsi contro gli ebrei poco prima della Giornata della memoria, lo apprezzeremmo visto che è Senatore e non consigliere comunale di un paesino. Se poi trova il tempo di mandare la Guardia di finanza a casa del suo amico Di Battista che possiede il 30% di un’azienda che ha lavoratori in nero, magari cominciamo a tutelare i più deboli visto che è affezionato ai controlli. . La legalità vale per tutti o non vale per nessuno. Di Maio lo vedo minaccioso sulle cose piccole e distratto sulle cose grandi. Io non conosco Sandro Russo, i consiglieri del Pd sono tanti, non ho idea di chi sia, credo abbia sbagliato ad immaginare un modo per eludere una legge dello Stato. Dopodichè credo che il problema sia il reddito di cittadinanza, non Sandro Russo”.
Sul reddito di cittadinanza
“Noi abbiamo introdotto il REI che era stato programmato per funzionare e funzionava perché non era due cose insieme ma era uno strumento di assistenza universale contro la povertà, non uno strumento di avviamento al lavoro. Noi chiedevamo al governo di rinforzare il Rei, se poi non gli piaceva riconoscere il fatto che lo avessimo inventato noi potevano cambiargli nome e chiamarlo ‘Luigi Di Maio’, ma i soldi andavano messi lì dentro. Inventarsi uno strumento completamente nuovo, peraltro destinato a non funzionare, è proprio contro quei ceti sociali più fragili. Proprio per questo io da sinistra contesto il reddito di cittadinanza perché invece di aiutare le persone che hanno bisogno genererà delusione, frustrazione e non aiuterà nessuno ad uscire dalla condizione di povertà”.
Sulle parole di Conte riguardo la recessione
“Lo stesso Conte a Davos sosteneva che la crescita sarebbe stata superiore all’1%, poi evidentemente avrà ricevuto una telefonata dall’Istat che gli ha detto che invece per il secondo trimestre consecutivo l’economia torna a calare. Sono molto preoccupata, ma non sono sorpresa perché sono mesi che demoliscono la fiducia nel Paese, non hanno fatto un investimento in legge di bilancio, quindi è ovvio che il Pil ne risenta. Spero vadano a casa presto, perché stanno facendo danni che poi rischiamo di dover pagare molto a lungo”.
Su Salvini
“Salvini non è un passante preso per strada a fare il ministro dell’interno, ma è un leader di un partito quindi se l’economia va male il 50% della responsabilità è suo. Non è che il disastro economico è colpa dei 5 Stelle e il resto è merito di Salvini. Salvini fa il furbo, fa in modo che non se ne parli, periodicamente prende in ostaggio qualche decina di persone, la tiene lontano dalle coste italiane, fa sì che diventi l’unico argomento e sposta l’attenzione lì, è molto bravo in questo. Dobbiamo essere altrettanto bravi a smascherare questa tattica anche perché lui non ha fatto niente, non c’è un atto formale che abbia fatto, ha ereditato il lavoro di Minniti, poi da ministro dell’interno ha fatto un solo decreto che sostanzialmente serve a far sparire dall’anagrafe quelli che avevano la protezione umanitaria, non ha fatto altro”.
Sul Congresso del PD
“Dicono che io e Giachetti siamo i candidati mascherati di Renzi? Io sono renziana non mascherata e non ho nessun motivo per mascherarmi perché sono orgogliosa di quello che abbiamo fatto. Poi Renzi non è un timido, se avesse voluto una candidatura sua l’avrebbe fatta. Credo che Renzi vada lasciato fuori da questo congresso perché ha fatto una scelta, anche molto coraggiosa, di non essere il centro di questo congresso perché altrimenti sarebbe diventato un congresso pro o contro Renzi. Rispetto quella sua scelta, ovviamente continuo ad essere quella che ero e continuo ad essere orgogliosa di quello che abbiamo fatto. La differenza tra noi e gli altri e che gli altri vogliono riportarci indietro, ieri c’era un’intervista di D’Alema per me spaventosa in cui dice: ‘spero in Zingaretti così si può rientrare nel PD’. Io dico che al passato non ci voglio tornare, quindi ‘Sempre avanti’”.