Si parla spesso di “terza missione” delle Università italiane per sottolineare che gli Atenei devono porsi e raggiungere un nuovo fondamentale obiettivo, oltre quelli dell’eccellente formazione e della ricerca scientifica, il dialogo con la società.

Unicusano: la “terza missione” delle Università

Dialogare con la società attuale in continua evoluzione. Come? L’Università Niccolò Cusano, ad esempio, si impegna in un ampio e articolato progetto di divulgazione culturale attraverso la propria emittente Radio Cusano Campus. La talk radio dell’Ateneo, affidata ad una redazione di professionisti, racconta quotidianamente in diretta dalle 06.30 alle 21.00, l’attualità politica, economica e sociale del Paese con l’intervento dei professori della Cusano e di altri ospiti prestigiosi, approfondendo con un taglio giornalistico anche temi solitamente tralasciati dai media tradizionali e realizzando inchieste esclusive. Nel 2016 Radio Cusano Campus ha vinto le “Cuffie d’Oro” nella categoria Grow Up Radio, e il premio assegnato dall’Associazione Codici come radio più innovativa e attenta ai consumatori. Una radio imparziale che non fa raccolta pubblicitaria e che dà voce a tutti.

Impegno nel sociale

L’impegno nel sociale si esplica anche con iniziative lodevoli e di beneficenza come le donazioni di 5mila pasti annuali e 24mila panini alla Comunità di S. Egidio, mentre durante le festività vengono distribuiti circa 200 pasti ai senzatetto. Inoltre, la Unicusano ha scelto di finanziare 20 borse di studio Maridi Health Science Institute (MHSI) di AMREF, che garantiranno l’avvio della nuova classe dei clinical officer, immatricolati ad inizio 2019. L’Ateneo contribuisce anche al progetto “Acquafrica” in collaborazione con AMKA Onlus con l’acquisto di borracce solidali. Obiettivo favorire l’accesso all’acqua potabile nei villaggi dell’area di Mabaya, a sud della Repubblica Democratica del Congo.

In campo medico-scientifico, attraverso la “Fondazione Niccolò Cusano per la Ricerca medico-scientifica”, l’Ateneo sostiene e finanzia l’attività di ricerca sulla sindrome del QT Lungo (LQTS), una patologia aritmogena su base genetica. La Fondazione Niccolò Cusano ha inoltre istituito, all’interno del complesso universitario, un laboratorio attrezzato per la ricerca biomedica in cui sono stati fatti ingenti investimenti sia in termini di risorse umane che in macchinari tecnologicamente avanzati. Un esempio è l’acquisizione di piattaforme NGS per analisi DNA/RNA, di strumenti per coltura di modelli cellulari umani e apparecchiature per analisi di tali modelli inclusi sofisticati microscopi a immunofluorescenza e confocali. 

Nell’Ateneo, vengono svolte anche attività come la Lego Therapy, dedicata ai bambini aventi disturbi specifici dell’attenzione. Conducono i gruppi di lavoro, dai 6 anni in sù, la Prof.ssa Di Filippo e la Prof.ssa D’Ardia presso il Centro Clinico dell’Unicusano. Nato con l’intento di offrire un servizio dedicato ai DSA, adotta un approccio integrato di supporto e sostegno anche alle famiglie dei bambini aventi tali disturbi. Inoltre è l’unico centro dove viene svolta la Lego Therapy a Roma.

Infine, ma non meno importante, la riqualificazione economico-sociale-architettonica della zona in cui sorge il Campus, adiacente via Boccea e via di Torrevecchia, che fino a qualche anno fa era una delle più disagiate e “dimenticate” della Capitale. Riqualificazione che va di pari passo con la sostenibilità ambientale. Presso la nuova struttura, che sorge accanto al campus, infatti è stato installato un impianto di pannelli solari che renderà l’Ateneo autonomo nella produzione di energia elettrica e nei consumi sia di giorno che di notte. Infatti, il surplus di energia prodotta non sarà messa in rete per la vendita, questo renderà la nuova costruzione completamente autosufficiente.

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***