Novità che arrivano a singhiozzo e che aumentano i dubbi e le perplessità degli studenti in odore di Esame di Stato. Il clima tra i maturandi italiani non è dei migliori, e se solo alcuni di essi si sentono stimolati nell’affrontare un esame nuovo ma che “probabilmente sarà meno difficoltoso”, la grande maggioranza non indugia nel considerare la nuova maturità come una “possibile trappola, pericolosa perché comunicata male e a intermittenza”.

Le più grandi perplessità ruotano attorno alla seconda prova, le cui materie sono state comunicate lo scorso 18 gennaio dallo stesso Ministro Bussetti attraverso un video Facebook. Con il decreto del 18 gennaio il Ministero ha aggiunto un importante tassello alle notizie sull’esame di Stato perché ha comunicato anche le modalità di svolgimento del colloquio della maturità 2019. Abbandonata la tesina, il Ministero introduce una nuova modalità, del tutto imprevista, che non ha riscosso particolare gradimento tra gli studenti, tanto da diventare uno dei motivi che hanno scatenato una petizione degli studenti con l’obiettivo di cambiare l’esame di Stato.

Il colloquio si svolgerà con la commissione che propone ai maturandi di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi. Da par suo il candidato espone, mediante breve relazione ed elaborato multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Una parte del colloquio sarà dedicata ai progetti svolti nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione.

Ma la novità non riguarda tanto la forma del colloquio maturità 2019 quanto il contenuto. Come leggiamo nel DM infatti:

La commissione d’esame dedica un’apposita sessione alla preparazione del colloquio. Nel corso di tale sessione, la commissione provvede per ogni classe, in coerenza con il percorso didattico illustrato nel documento del consiglio di classe, alla predisposizione dei materiali di cui al comma 1 da proporre in numero pari a quello dei candidati da esaminare nella classe/commissione aumentato di due. Il giorno della prova orale il candidato sorteggerà i materiali sulla base dei quali verrà condotto il colloquio. Le modalità di sorteggio saranno previste in modo da evitare la riproposizione degli stessi materiali a diversi candidati.

Rispetto alle novità contenute in questa modalità d’esame introdotta dal Miur, si è espressa l’Unione degli Studenti, associazione sindacale rappresentativa della categoria, attraverso il seguente comunicato stampa:

MATURITÀ 2019: CAMBIA LA PROVA MA NON MIGLIORA L’ESAME

Entrato in vigore con l’approvazione antidemocratica delle deleghe della Buona Scuola, il nuovo esame di stato arriverà nelle nostre scuole a partire da quest’anno. Nessuna parola da parte del ministro su didattica, valutazione e riordino dei cicli.

Il nuovo esame di stato è frutto di una manovra miope, che non riesce a migliorare nè la didattica né l’istruzione. È inutile inserire nella seconda prova di maturità la doppia materia senza superare le inefficienze della didattica, obsoleta, frontale e non adatta ad una conoscenza generale approfondita.

La terza prova e la tesina scompariranno per lasciare spazio alla valutazione dell’alternanza scuola-lavoro. Non vi sarà più interdisciplinarietà e gli studenti non saranno più stimolati nel realizzare un percorso sulla base dei propri interessi e aspettative. Inoltre la presenza di una prova mista, senza che gli studenti abbiano avuto dei percorsi di studio che li preparassero nello svolgimento, quindi, non fa altro che mettere studenti e docenti in difficoltà.

Non basta parlare di esame di stato per ribaltare la condizione della scuola italiana, ma servono investimenti reali in istruzione. In autunno lo abbiamo rivendicato nelle piazze e torneremo a farlo nei prossimi mesi: finanziamenti su istruzione, riordino dei cicli per una didattica di qualità!