Almo Bibolotti, concorrente di Masterchef All Star, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, la Radio dell’Università Niccolò Cusano.
Cucina erotica
“Il mondo della cucina attira molto il mondo erotico ed hard. A luglio sono stato all’Accademia di rocco Siffredi. Sono stato invitato sul set di Rocco da Malena durante uno stage, lei è una mia amica. Sono stato lì per preparare piatti tipici pugliesi a Rocco e quindi Malena voleva una mano esperta come la mia. Ho preparato orecchiette e rape ed il mitico “spaghetto all’assassina” che ho portato anche a masterchef che ha fatto tanto discutere”.
Masterchef All star
“Come esperienza è stata anche più bella della mia prima partecipazione. Abbiamo consolidato delle amicizie e fatte di nuove con altri concorrenti. Cerco di vivere l’esperienza sul momento cercando di farlo al meglio e col sorriso sulle labbra. Di natura sono un ottimista e penso sempre positivo.
Secondo posto nella terza edizione di Masterchef dietro Federico
“Non le ho mai mandate a dire le cose, le ho sempre dette in faccia. Durante la mia prima partecipazione sono successe molte cose. Quella era stata una finale farsa. Mia moglie sentì che il polipo di Federico dava di cattivo. Non mi aspettavo, così come la maggior parte dei telespettatori, una mia sconfitta. Ai tempi fummo “congelati” per sette mesi. Quella fu la diretta più disastrosa della storia di Masterchef. Quella Sconfitta non l’ho mandata giù ma poi ci siamo chiariti con la produzione”.
Chef Stellati: sono veramente così duri?
“Se parliamo di programma televisivo è normale che sia tutto più accentuato. Bastianich, nelle prime edizioni, era quello che aveva meno rispetto di tutti nei confronti del concorrente. Lanciava i piatti e diceva che quello che mangiava era merda. Forse era il ruolo che Bastianich doveva avere. Poi lui è completamente cambiato nel corso delle edizioni. Nelle cucine comunque il rigore è militare. Le gerarchie sono sentite. Il nonnismo non esiste più nelle cucine mentre in passato accadeva di tutto. Mi raccontavano chef anziani che i giovani venivano addirittura frustati con il canovaccio bagnato. Insomma, c’è stata un’evoluzione in positivo”.
Manca Cracco al programma?
“Assolutamente si. Il programma ha perso molto perché Carlo l’ho stimato e lo stimo tantissimo. Aveva il ruolo televiso del duro. Nella vita privata è completamente diverso. È stato lui il primo a dirmi di dargli del “tu”. Lui, fino alla fine, mi ha sostenuto ed ha contestato quella mia famosa sconfitta nella terza edizione. Anche quando andò da Fabio Fazio fu eloquente il suo silenzio ad una domanda specifica su quella finale”.