Arresto Battisti, Christian Raimo, scrittore e assessore alla cultura del III Municipio di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Salvini andrà a prendersi il boccone che si è conquistato direttamente in aeroporto. Su questa cosa ieri Salvini ha fatto cappotto e non ci si rende conto tra le forze democratiche quanto questa cosa possa essere pericolosa. Se scateni un’orgia di sangue nei confronti di un criminale, un attivista politico di 30-40 anni fa, figuriamoci quanto puoi avere mano libera oggi per fare un’opera di repressione nei confronti di movimenti politici attuali. Per un post in cui ho detto di essere contrario al carcere mi hanno assalito legioni di account, augurando la morte a mio padre che è morto di suo 10 anni fa. Se fossi stato in Battisti mi sarei consegnato come ha fatto Adriano Sofri”
Riguardo l’arresto di Cesare Battisti e gli insulti ricevuti dallo stesso Raimo per un post su facebook in cui si dice contrario al carcere
“Da questa vicenda escono fuori tanti momenti diversi –ha affermato Raimo-. Si può pensare che sia stato un criminale comune o un criminale politico, che sia sicuramente un personaggio irritante e forse poteva affrontare diversamente tutta la vicenda. Detto questo, la cosa terribile è la violenza con cui si parla di oggi del carcere. Il carcere è una delle cose peggiori che si può pensare per la vita di qualcuno. Io sono stato a Saluzzo dove c’è un carcere di massima sicurezza e ho passato vari giorni con persone che sono in regime di carcere ostativo, persone entrate in galera a 20 anni e adesso ne hanno 52. Io penso che sia contrario non solo al principio di umanità, ma anche all’articolo della Costituzione che dice che la funzione della pena che deve essere di riabilitazione. Io sono un abolizionista convinto rispetto al carcere. Per riparare le ferite inferte alla società ci sono misure alternative al carcere. Questo tipo di discorso laico e razionale, in un contesto dove invece c’è un’orgia di sangue, in cui il ministro dice: vado a prendermi il boccone che mi sono conquistato direttamente all’aeroporto. Quindi temevo che potesse esserci una reazione del genere. Mi fa impressione che ci siano alcuni post che quando arrivano ad avere una certa visibilità vengono attaccati da legioni di account. In centinaia hanno augurato la morte di mio padre, che è morto di suo 10 anni fa. Il mio post è un’opinione su cui si può dissentire, ma è un’opinione che invita alla riflessione. A un certo punto sul carcere si farà una delle battaglie dei prossimi mesi, perché se io posso scatenare quest’orgia di sangue nei confronti di un criminale, un attivista politico di 30-40 anni fa, che ha commesso azioni criminali o politiche, figuriamoci quanto posso avere mano libera oggi per fare un’opera di repressione nei confronti di movimenti politici attuali. Se fossi stato in Battisti, anche se fossi totalmente innocente, avrei detto anni fa: mi consiglio alla giustizia italiana. Avrei fatto come Adriano Sofri, di cui sono convinto dell’innocenza, che però fatto un’azione etica altissima consegnandosi e facendosi molti anni in carcere. Battisti evidentemente ha pensato che quel processo non fosse giusto, oppure semplicemente ha commesso davvero quei delitti ed è scappato perché il carcere è terribile. In ogni caso, il tema non è più stato quello della riflessione su quegli anni ’70, il tema è diventato: marcire in carcere e la violenza con cui si deve parlare del carcere. Su questa cosa ieri Salvini ha fatto cappotto e non ci si rende conto tra le forze democratiche quanto questa possa essere pericolosa. Ieri Salvini ha mostrato che non c’è una possibilità di pensare a quella che è stata la storia importante dell’Italia giuridica che è stata un faro dell’Europa, è stata tra i primi ad abolire la pena di morte”.
Su Roberto Fiore di Forza Nuova
“Io ho un antifascismo militante che rivendico in ogni minuto. Non auguro il carcere neanche a Fiore, nonostante lo ritenga un personaggio spregevole dal punto di vista politico. Penso che le sue idee che per me sono aberranti debbano essere combattute sul piano del contrasto politico, andandosi a leggere le cose che scrivono, facendo presidi contro le manifestazioni di Forza Nuova. Pensare che ci possa essere una scorciatoia giuridica anche contro le forme di fascismo, il metodo diventa molto più importante del merito. Anche nel caso di Fiore penso che la battaglia debba essere politica e non giuridica. La nostra storia politica è nata dall’amnistia voluta dai Togliatti nei confronti dei gerarchi fascisti. Evocare fantasmi, dire: l’unico fascista buono è il fascista morto non serva alla causa dell’antifascismo”.