Celiachia: cos’è? Qual è la situazione in Italia? Ne abbiamo parlato a Tutto in Famiglia, con Dario Dongo, esperto di diritto alimentare internazionale, su Radio Cusano Campus.

L’unica cura

“L’unica cura possibile per un celiaco è quella di adottare una dieta a base di cibi senza glutine – ha affermato l’avvocato Dongo – la celiachia è una malattia sociale, endemica, che non ha cure alternative e l’unico modo per star meglio è dato dall’acquisizione di un regime alimentare diverso e costoso.”

I problemi sono due, però: il costo elevato dei prodotti, causato dalla ricerca che c’è dietro e che deve essere remunerata e, in secondo poi, i tagli che sono stati fatti su determinati alimenti.

“Il glutine è una proteina sostenibile, di qualità, sempre esistita. Non bisogna gridare allo scandalo se i prodotti hanno dei costi elevati – ha aggiunto Dario Dongo – il celiaco necessita di alimenti formulati specificatamente per risolvere il problema, ed erogati entro un limite di spesa che può variare, a seconda dell’età e del sesso.  

I tagli

Celiachia: nonostante l’alta diffusione del problema, “nell’ultimo aggiornamento dei prodotti, riportato sul sito del Ministero della Salute, si è operato un taglio alle soglie di spesa del 19% (coerente con le esigenze di bilancio pubblico) – ha sottolineato l’esperto – e alle categorie di prodotti che possono venire erogati: questi, a mio modo di vedere le cose, sono discutibili e biasimevoli.”

Tuttavia, il rischio di acquistare finti prodotti senza glutine è “pari allo zero – si è congedato l’avvocato Dario Dongo – vi è molta consapevolezza e attenzione. In Italia si è lavorato, più che altrove, per promuovere un’alta sensibilità sul problema, con buoni risultati. La comunità dei celiaci conta 200 mila persone, non è possibile dire loro quello che si deve o non si deve mangiare: per questo non sono d’accordo sull’ipotesi di sottrarre loro i prodotti impanati.”

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