“In questi giorni si sta facendo una grande strumentalizzazione della protesta contro il dl Salvini che molti sindaci come me stanno portando avanti, dandogli una connotazione politica. Io non parlo per conto dei miei colleghi ovviamente ma i sindaci devono lavorare sui problemi di tutti giorni lasciando da parte la politica e io, anche da coordinatore nazionale di Italia in Comune non posso che ribadire quello che abbiamo detto quando il dl è stato presentato e abbiamo da subito mostrato le nostre perplessità, ovvero che si dimostra essere anticostituzionale.” A parlare ai nostri microfoni è il sindaco di Cerveteri e coordinatore nazionale di Italia in Comune, Alessio Pascucci, che aggiunge: “Non si possono lasciare 40 persone in mare in balìa di se stessi, quando 40 persone non fanno assolutamente la differenza e questa è una questione politica; parlando invece di consulenza amministrativa, a seguito del dl sicurezza posso affermare che ci sarà sicuramente più delinquenza. I sindaci che stanno protestando non lo stanno facendo per pubblicità né per mettersi in bella mostra ma per contestare una legge che nell’effettivo porterà soltanto maggiore insicurezza sulle nostre città.” Pascucci prosegue poi parlando del modello Salvini: “tutto quello che riesce a fare è imitare altri modelli europei proposti in precedenza e cerca di far presa sulla gente esasperata, stanca, sfiduciata e soprattutto spaventata, dando loro un nemico su cui prendersela, un capro espiatorio. Il problema che oggi l’informazione è complessa, passa per i social e per slogan e quindi c’è questo problema e a tutto questo si somma una certa insicurezza e l’incapacità di dare risposte concrete.”
Il sindaco di Cerveteri prosegue poi parlando del caos scatenato da Casapound per via della bandiera della pace esposta nella piazza della città e aggiunge: “l’intelligenza è un dono che non tutti hanno, quando mi è arrivata la lettera di Casapound l’ho presa e l’ho stracciata perché non ho tempo di leggere le loro lettere. Ho solo detto loro che quando sgombereranno l’immobile che occupano e si libereranno dall’illegalità allora potrò parlare con loro perché io so di essere nel giusto! Sono anche Presidente della Commissione Bilancio nell’Area Metropolitana di Roma Capitale e in questa veste ho scritto al Prefetto circa 5 mesi fa chiedendo come mai non fosse stata ancora sgombrata la sede di Casapound a Roma ma non ho ricevuto alcuna risposta, allora mi chiedo come mai abbia però trovato tempo per rispondere a un militante di Casapound?! La prossima volta che devo comunicare qualcosa al Prefetto farò scrivere a uno di loro così forse risponde pure a me! La bandiera rimane in Piazza perché io sono nella legalità!”