Giovanni Caudo, presidente del III Municipio di Roma, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente, sulla questione del Tmb Salaria a poco meno di un mese dal rogo che ha investito una parte dell’impianto di trattamento meccanico biologico. Gli abitanti dei quartiere lamentano la mancanza di risposte da parte del Campidoglio, denunciano il continuo via vai dei mezzi Ama, chiedono la chiusura ufficiale del Tmb e la bonifica della zona.

La situazione attuale del Tmb Salaria

Dopo l’incendio la situazione è peggiorata. Ci sono duemila tonnellate di rifiuti, rifiuti che erano all’interno dell’impianto prima dell’incendio. Mille sono nella fossa e altri mille sono stati sparsi intorno per poterli spegnere, a distanza di quasi un mese non è cambiato nulla. Queste duemila tonnellate sono all’aria aperta, puzzano, quindi di fatto c’è una discarica. E poi c’è la quota dell’organico stabilizzato che è all’interno dell’impianto. Tutto questo nella totale assenza del Campidoglio sulla vicenda che non riguarda solo il nostro Municipio ma tutta la città perché duemila tonnellate di rifiuti, una discarica a cielo aperto, in un’area urbana rappresenta un problema di Roma.

E’ passato sotto tono ma non dimentichiamoci che l’11 dicembre scorso una nube tossica ha invaso la capitale d’Italia. E’ una vicenda che dimostra che la situazione è stata gestita male. A ottobre scorso avevamo chiesto l’istituzione di un’unità di crisi per la progressiva chiusura dell’impianto, richiesta che non ha avuto risposta. Ora ci troviamo a gestire un’emergenza, gestire è una parola che può essere attribuita più ai cittadini e al Municipio non di certo al Campidoglio”.

Sulla chiusura del Tmb Salaria

“Fa parte della strategia degli alibi che questa amministrazione porta avanti su molti fronti. Il Tmb lo deve chiudere la sindaca non con un comunicato stampa ma facendo un atto di indirizzo in Giunta con il quale chiede all’Ama di dismettere quell’impianto. Io, pochi giorni dopo l’incendio del Tmb, ho mandato una lettera alla Sindaca Raggi nella quale chiedevo espressamente questo atto formale per dare seguito alle parole. Ad oggi non ho avuto nessuna risposta. Mi dispiace che si vada come al solito alla ricerca degli alibi e non si facciano gli atti conseguenti. Lo riscontriamo in molti aspetti di questa amministrazione, all’annuncio non segue poi un atto concreto”.

Sul sito di Ponte Malnome, nella Valle Galeria, scelto dal Campidoglio per la trasferenza di 300 tonnellate al giorno di rifiuti

“Sono solidale con gli abitanti di Valle Galeria perché come al solito a seconda di dove e del tuo interlocutore cerchi di scaricare le colpe, una volta sulla procura, una volta sull’incendio, di fatto non c’è una strategia di rifiuti a Roma ormai da due anni e mezzo”.

Sul via vai dei mezzi dell’Ama dal Tmb Salario

“Noi abbiamo gli occhi aperti, monitoriamo e prendiamo le targhe di chi entra e esce. A una mia richiesta fatta all’Ama mi è stato risposto che viene utilizzata solo l’area del parcheggio perché non è sottoposta a sequestro come deposito per i mezzi per il cambio turno dei dipendenti. Noi crediamo, fino a prova contraria, a quello che ci è stato detto ma visto che di bugie in passato ne sono state dette tante stiamo con gli occhi aperti. Se dovessimo avere la prova il Tmb viene utilizzato per scaricare i rifiuti allora scatterebbe subito la denuncia penale”.