Comunicazione social e cambiamenti dettati dal tempo e dai costumi: cosa ci aspetta nel nuovo anno? Dal tradimento di Facebook alla vetrinizzazione della vita privata: è stato un viaggio nel mondo della comunicazione online quello con Marino D’Amore, dottorando presso l’Università Niccolò Cusano.

Rendere pubblico il privato

“Tutti vogliono abbandonare Facebook, ma fino ad ora ognuno di noi si è raccontato senza remore. Lo scandalo del 2018 Cambridge Analytica è un paradosso – ha affermato D’Amore, dottorando presso l’Università Niccolò Cusano – Facebook è una delle più grandi agenzie di intelligence. Grazie al digitale, il pubblico diventa protagonista e produce dei contenuti mediatici. La tecnica di delle due v, vetrinizzazione e viralizzazione, dimostra che il desiderio di rendere pubblico ciò che è privato ha a che fare con una componente edonistica.” 

Dunque, pensate di voler usare i social come fino ad ora? L’obiettivo è invogliarvi a desistere e godere della bellezza e della ricchezza della comunicazione face to face. “I comportamenti social non sono gli stessi della vita reale – ha sottolineato Marino D’Amore, autore de ‘I mille volti della comunicazione’ – tutto questo comporta l’esistenza di un doppio, una doppia personalità: virtuale e reale.”

Il problema riguarda sia gli adulti che i più giovani. I social sono “agenzie di socializzazione 3.0, differiscono tra loro e vengono utilizzati meglio dai nativi digitali, ovvero dai nati dal 2000 in poi; mentre per noi immigrati digitali è più complicato destreggiarsi online. Twitter, ad esempio, ha calibrato la propria offerta, potenziando il testo; Instagram permette di raggiungere un vasto pubblico unicamente con le immagini, ed è il social degli influencer. Negli Stati Uniti, nel frattempo, è nato To Be Honest, dove i messaggi e commenti devono essere positivi – si è congedato il sociologo e criminologo – pubblicare un commento o un contenuto negativo significa vedersi il post cancellato.”

Qual è la sfida del nuovo anno, dunque? Ponderare la quantità di contenuti da divulgare, e fare in modo che siano reali e positivi.

 

 

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