Oggi si parla spesso di sicurezza alimentare. Ogni azienda, piccola o grande che sia, deve avere la certezza di produrre o vendere alimenti sicuri; ovvero deve possedere la certificazione HACCP. Diventa allora necessario individuare una figura responsabile che si occupi di sicurezza alimentare. Quindi chi è e cosa fa il consulente HACCP? Scopriamolo insieme.
Normativa HACCP
La normativa HACCP (analisi dei rischi e di controllo dei punti critici) prevede che i ristoranti, i bar, i supermercati e, in generale, le aziende operanti nel settore alimentare svolgano procedure per adottare comportamenti che garantiscano la sicurezza alimentare (no contaminazione). Queste aziende si rivolgono a consulenti esperti per la preparazione del manuale HACCP, che effettuano analisi volte al raggiungimento della certificazione necessaria.
La normativa non impone ad una azienda di rivolgersi ad un consulente HACCP per garantire il rispetto delle norme previste. Tuttavia le imprese si rivolgono a un consulente proprio per offrire una garanzia maggiore sulla sicurezza alimentare, instaurando un rapporto di fiducia con i clienti.
Quali competenze deve avere il consulente HACCP?
Il consulente HACCP deve effettuare delle analisi e predisporre la documentazione necessaria per ridurre i rischi associati. Tra le molteplici competenze, in particolar modo rientrano:
- conoscenza approfondite delle modalità di produzione e trasformazione dei beni alimentari
- valutazione dei potenziali rischi per la salute dei clienti
Proprio in merito al secondo punto, data la delicatezza della materia, si può comprendere l’importanza di rivolgersi ad un professionista esperto. Il consulente HACCP è in grado di riconoscere i punti critici della lavorazione e distribuzione dei beni alimentari, individuare i pericoli della filiera alimentare e delle attrezzature usate.
Manuale HACCP
Noto anche come “Piano di autocontrollo alimentare”, è un documento importante da redigere in tema di sicurezza alimentare. Il consulente HACCP è in grado di effettuare analisi chimiche e microbiologiche degli alimenti e delle superfici presenti nel contesto oggetto d’analisi.
Come diventare consulente HACCP?
Come in tutti i campi e settori, è necessaria una adeguata formazione. Esistono corsi HACCP che variano in base al ruolo da ricoprire:
- Corso HACCP per responsabili, di durata pari a 12 ore;
- Corso HACCP per chi manipola gli alimenti (Livello 1 e Livello 2), di durata uguale a 8 ore;
- Corso HACCP per chi non manipola gli alimenti (Livello Base), di durata pari 4 ore.
Alla fine del corso è necessario effettuare un test di valutazione per conseguire l’attestato.
L’Ateno Niccolò Cusano ha attivato, in partnership con A.I.Nu.C, il corso di perfezionamento e aggiornamento professionale in Consulente per le aziende alimentari e metodo HACCP. Obiettivi professionali: consulenza da realtà più semplici (erboristerie, pub, gelaterie, ecc) alle grandi catene commerciali (mense, ristoranti, supermercati, ecc); possibilità di svolgere attività formativa.
Il Corso sul metodo HACCP di Unicusano ha durata annuale pari e si svolge a distanza, grazie alla piattaforma e-learning accessibile 24 h\24. Per maggiori informazioni sul piano di studi e i costi, clicca qui.
***Articolo a cura di Michela Crisci***
Buongiorno,
Ho letto con attenzione l’articolo perché mi interessa in quanto avendo una Gelateria ho il mio consulente che però a parte le analisi annuali del tampone non mi pare molto efficacie, quindi mi chiedevo: è l’unico compito che deve assolvere( dopo avermi dato i piani di valutazione, emergenza e relativi registri )? Posso eventualmente occuparmi personalmente delle analisi recandomi all’unità sanitaria locale x la richiesta? Mi pongo queste domande perché pago oltre500€ annuali x la consulenza e a parte il tampone non ho alcun servizio…
Vorrei solo rendermi conto se è corretto.
Grazie
Sara