Il cantautore Giuseppe Povia è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Non guardo X Factor perché sono un po’ invidioso di quelli che stanno lì, mi piacerebbe fare il giudice. Anastasio fascista? Non credo che un like su facebook sarà un problema per la sua carriera. C’è stato di peggio in passato, le cose vengono dimenticate. Lui si è difeso molto bene. Se ad una festa della Lega, metti una canzone di Rino Gaetano, i familiari dicono sono stufi che venga strumentalizzato politicamente, però le canzoni di Rino Gaetano sono state trasmesse anche nelle feste di sinistra e viene da chiedersi perché non abbiano detto nulla allora. Se andrei a suonare alla festa di Potere al Popolo? Ogni palco è l’occasione perfetta per esprimere la mia musica, Potere al popolo ha delle buone idee, quindi perché no? L’egemonia di sinistra nella musica non è finita. Se vincono comandano, se non vincono comandano perché fanno opposizione. Negli anni ’50 sono stati bravi a prendersi la comunicazione quella vera, io mi sento anche di appartenere agli intellettuali veri di sinistra, poi però se fai una dichiarazione da sovrano, che è il contrario di suddito, e dicono che sei di destra. Corinaldo? La colpa non è di Sfera Ebbasta ma di chi gestiva il locale. Molti artisti che ho amato, come stile di vita hanno fatto danni: Jim Morrison, i Rolling Stones, non erano veri ribelli, loro parlavano ai giovani con il linguaggio contrario a quello dei loro genitori, troppo facile fare così”
Riguardo l’odio sui social
“Se una persona dice cose giuste, più la screditano più la accreditano –ha affermato Povia-. Internet è un mondo un po’ schermato e dietro uno schermo ci possiamo mascherare e dire quello che vogliamo. Sarebbe interessante capire se poi quelle persone che insultano su internet direbbero le stesse cose in faccia”.
Sulla vittoria del rapper Anastasio a X Factor
“Non guardo X Factor perché sono un po’ invidioso di quelli che stanno lì, mi piacerebbe fare il giudice – ha dichiarato Povia-. Anastasio additato come fascista per un like a CasaPound su facebook? Lui è bravo, non credo che un like su facebook sarà un problema per la sua carriera. C’è stato di peggio in passato, le cose vengono dimenticate. Lui si è difeso molto bene. Se andiamo a vedere, la Lega e le nuove destre stanno facendo tutti i discorsi della sinistra degli anni ’40 e ’50. Egemonia di sinistra nella musica? Non è finita. Se vincono comandano, se non vincono comandano perché fanno opposizione. Negli anni ’50 sono stati bravi a prendersi la comunicazione quella vera, io mi sento anche di appartenere agli intellettuali veri di sinistra, poi però se fai una dichiarazione da sovrano, che è il contrario di suddito, dicono che sei di destra”.
Sulla canzone di Rino Gaetano suonata alla festa della Lega
“Se ad una festa della Lega, metti una canzone di Rino Gaetano, i familiari dicono sono stufi che venga strumentalizzato politicamente. Però le canzoni di Rino Gaetano sono state trasmesse anche nelle feste di sinistra e viene da chiedersi perché non abbiano detto nulla allora. In generale mi viene da sorridere, alla fine Rino Gaetano come tanti altri artisti veniva collocato a sinistra, quando poi fa una dichiarazione che non va da quella parte lì o non ti schieri a sinistra, devi essere per forza a sinistra. Hanno passato ‘I bambini fanno oh’ alla manifestazione della Lega? Va bene, la mia musica è di tutti. Se andrei a suonare alla festa di Potere al Popolo? Ogni palco è l’occasione perfetta per esprimere la mia musica, Potere al popolo ha delle buone idee, quindi perché no? Ma in ogni caso, anche se uno non condivide le idee, ti danno un palco e ti esprimi”.
Sulla tragedia di Corinaldo
“Noi siamo il Paese che ha trasmesso una partita in piazza ed è successo un casino, e lì non c’era un concerto trap, rap o rock. La colpa non è di Sfera Ebbasta, le cause sono nella gestione della discoteca, nella gestione della sicurezza. Io se vedo che ci sono locali che non rispettano le norme di sicurezza non ci vado a suonare. Per quanto riguarda i testi, molti artisti che ho amato musicalmente, come stile di vita hanno fatto danni: Jim Morrison e i Rolling Stones non erano veri ribelli, loro parlavano ai giovani con il linguaggio contrario a quello dei loro genitori, è troppo facile fare così perché i giovani vogliono staccarsi dai genitori. Però non è che un certo trap possa provocare 6 morti, mi dispiace che lo dicano. Io come cantante mi vorrei presentare ‘sano’, vorrei trasmettere dei messaggi attraverso la mia musica, ma da fuori devo essere più angelico possibile per evitare di condizionare il pubblico”.