“La situazione è ancora incerta. Non sappiamo se alle 100 tonnellate che verranno portate al Gruppo Porcarelli ce ne saranno delle altre che si sommeranno a quelle già presenti: stiamo chiedendo delucidazioni all’Amministrazione ma per il momento non arriva nulla. Sembrerebbe che il Sindaco abbia trovato dei luoghi dove poter far stare il cumulo dei rifiuti del Tmb Salario in attesa che venga smaltito qui ma ancora non sappiamo nulla di preciso.” A denunciare l’emergenza con la quale si trovano a convivere da anni i residenti di Rocca Cencia, è Riccardo Fabi, presidente dell’Associazione Servizi e Cultura di Colle del Sole.
“Portare momentaneamente tutto ciò che veniva dal Salario per poterlo poi smaltire all’interno degli impianti non è una soluzione ottimale perché durerà solo 180 giorni e quindi poi ci ritroveremo comunque con l’immondizia sempre qui sul posto visto che verrà poi trattata attraverso il tritovaglio e dal C.O.L.A.R.I. Noi viviamo questa realtà da più di quarant’anni: prima ci stava l’inceneritore che sprigionava una nube nera incredibile alla Schindler’s List con l’unica differenza che per noi non c’è una lista di chi si salverà poiché la gente continua a morire di tumore. Quello che ci sorprende è che in due anni e mezzo non si sia pensato a delle piccole isole ecologiche all’interno dei quartieri per risolvere il problema, che sarebbe un vantaggio per tutti quanti ma non c’è la volontà di far qualcosa di migliore per i cittadini. Se non si chiude il ciclo dei rifiuti e si continua a pensare di dover incenerire tutto, continueremo a morire così: bisogna indirizzarsi su tecnologie nuove ed ecologiche ma evidentemente preferiscono ammazzarci così. Perché non ragionare sugli spazi verdi dismessi? L’isola ecologica potrebbe essere pulita con facilità e potrebbe essere la soluzione a cui tutti auspichiamo. Ho chiesto più volte al Presidente Romanella del VI Municipio di scendere in piazza e incontrare i cittadini ma non ha mai risposto. Gliel’ho chiesto anche di persona ma non ha detto né sì né no. Abbiamo degli impianti che lavorano senza alcuna regola, riversano liquami altamente tossici nelle strade e nei campi, distruggendo e avvelenando così anche i cibi che noi mangiamo. Non può più essere Rocca Cencia la soluzione dei problemi di tutta Roma.”