Giordana Petrella, presidente della Commissione Trasparenza al III Municipio di Roma e residente della zona adiacente al Tmb, interviene ai nostri microfoni per aggiornarci circa la qualità dell’aria di questa mattina nei pressi dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati posto nel quartiere Salario, andato a fuoco nella mattinata dell’11 dicembre.
“Ci sono delle incongruenze fra i comunicati del Comune di Roma pubblicati nel sito (https://www.comune.roma.it/web/it/home.page) e i dati dell’Arpa dopo i rilievi effettuati: appena abbiamo visto questo comunicato siamo rimasti tutti basiti; ieri sera quando il vento è cambiato e la colonna di fumo si è abbassata, tutti noi residenti delle zone limitrofe abbiamo avvertito in maniera più prepotente l’odore acre, il bruciore agli occhi e alla gola. La gente è esausta, si è barricata in casa : è una situazione paradossale, alcuni hanno dovuto addirittura traslocare e l’Arpa ci dice che va tutto bene! Le scuole sono aperte perché quando l’Arpa rassicura che la situazione dell’aria è buona, gli enti preposti a dover prendere una decisione non danno comunicazioni ufficiali. I genitori, a coscienza propria, non si fidano a mandare i bambini a scuola e ieri in molti sono andati a riprendere i propri figli. L’attività nei quartieri limitrofi oggi procederà come se nulla fosse e questa cosa non è pensabile che possa accadere! Il problema è che la Sindaca ha parlato di dislocazione delle 800 tonnellate al giorno che vengono smaltite dal Tmb, dicendo che verranno portate nelle zone vicino Roma, quindi Viterbo, Latina, Frosinone… Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e in questo caso un mare di rifiuti! La situazione è più che emergenziale se si pensa che già il Tmb non riusciva a smaltire tutti quei rifiuti. Il Comune e la Regione vengono pagati fior di quattrini e devono prendersi le proprie responsabilità!”