Luca Marsella, esponente di CasaPound, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Salvini al governo è diventato europeista, non condividiamo questa sua nuova posizione. Per noi l’Europa non è un condominio ma una prigione. Gilet gialli? Non abbiamo voluto metterci il cappello, abbiamo supportato alcune rivendicazioni della protesta. Se governo non manterrà le promesse, la rabbia salirà anche in Italia e noi saremo i primi a scendere in piazza”
Salvini parla di rinascimento europeo
“Per noi non è assolutamente condivisibile –ha affermato Marsella-. Noi siamo l’unico partito che in campagna elettorale aveva una posizione chiara di uscita dell’Italia dall’UE e dell’Euro. Salvini aveva una posizione vicina alla nostra, ma oggi al governo sta cambiando idea e sta diventando europeista. Magari ora cerca voti più moderati, cerca di allargare il suo consenso verso quella direzione. Per noi l’Europa non è un condominio e basta cambiare amministratore, per noi l’Europa è una prigione e se cambi il direttore rimane sempre una prigione. Per noi l’uscita dall’Europa è libertà”.
Marsella ha partecipato alla protesta dei gilet gialli in Francia
“Nessuno ha voluto metterci il cappello. E’ una protesta di popolo, spontanea, in alcuni casi anche violenta, ma secondo noi è sacrosanta e abbiamo voluto dare il nostro supporto. Il malessere è molto diffuso, il coro più frequente era ‘Macron dèmission’, chiedono le dimissioni di Macron tutti insieme, poi ovviamente ci sono varie rivendicazioni. Noi abbiamo condiviso i temi dell’uscita dall’Euro e dall’UE e le misure sul blocco dell’immigrazione”.
Protesta anche in Italia?
“Penso che questa forma di protesta in Italia sia stata canalizzata dal M5S e dalla Lega perché il governo gialloverde, almeno a parole, ha promesso tanto. E’ chiaro che se queste promesse non saranno mantenute perché l’UE non ce lo permette e non si avrà il coraggio di non cedere con l’Europa, credo che la rabbia salirà anche in Italia. Ovviamente noi non auspichiamo la violenza, ma saremo i primi a scendere in piazza per rivendicare i diritti degli italiani”.