Stefano Patuanelli, capogruppo M5S Senato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Salvini si comporta anche da capo politico, ma le cose si fanno nei ministeri e ognuno si occupa del suo. Con la Lega ci dividono molti temi perché siamo diversi, ma sul contratto andiamo avanti. Referendum Tav? Sì, ma con una seria campagna di informazione. Nella piazza sì-tav ho sentito gente dire: ‘che bello, con il tav mio figlio potrà andare più velocemente da Torino a Parigi’, quando in realtà quello è un treno merci”
Temi che dividono Lega e M5S
“Va ricordata la natura di questo governo che è composto da due forze politiche diverse che hanno storie diverse e su alcuni temi hanno idee diverse e si sono messe a governare insieme per senso di responsabilità verso il Paese –ha affermato Patuanelli-. Ci sono temi che ci dividono anche in modo abbastanza netto e ci sono molte cose che vogliamo fare assieme o che comunque si è deciso di mettere nel contratto di governo, quelle vanno avanti”.
Referendum sul Tav
“Qualsiasi forma di partecipazione diretta dei cittadini nelle decisioni di un governo ci piace. Non potremo mai dire no a un referendum, però certamente va accompagnato da una seria campagna di informazione. Nella piazza sì-tav ho sentito gente dire: ‘che bello, con il tav mio figlio potrà andare più velocemente da Torino a Parigi’, quando in realtà quello è un treno merci. Penso che ci siano nostri elettori favorevoli al tav così come elettori della Lega che sono contrari, non la metterei sul piano dell’appartenenza a una forza politica. Attendiamo l’analisi costi-benefici, che finora non era mai stata fatta da un ente indipendente. L’esito dell’analisi sarà un elemento importante, ma la decisione dovrà essere comunque politica. Il tav non è ancora iniziato e non ci sono penali, quindi immaginiamo che il percorso di uscita dal tav sarà comunque più facile rispetto a quello impossibile di uscita dal Tap”.
Salvini scavalca Di Maio?
“Come ha detto Di Maio, le cose avvengono nei ministeri, è lì che ci sono i tavoli che funzionano e fanno le cose –ha dichiarato Patuanelli-. Non sono certamente io a dover difendere Salvini, ma ricordo che oltre ad essere ministro è anche il capo della forza politica che governa il Paese, quindi fa anche un’attività da capo politico. Credo che poi ovviamente ognuno debba occuparsi del suo ministero perché ogni ministro ha parecchio da fare per quello che gli compete”.