Diakité: “Profilo basso e andiamo avanti. La nostra è tra le migliori difese? Merito di ogni giocatore”

 

Il difensore centrale della Ternana è intervenuto a Radio Cusano Campus

 

La Ternana è la terza squadra meno battuta, a livello di reti subite, in Europa. Noi vogliamo capire i motivi e lo chiediamo ad uno degli interpreti, dei protagonisti, della difesa delle Fere, Modibo Diakite. Incredibile questa classifica, l’avrai letta anche tu.

“Non l’ho letta: me l’hanno detto”.

Si difende in 11, nel Calcio, anche con gli attaccanti, resta di fatta che il grosso del lavoro, lo fate voi 4, lì dietro.

“No dai, tutta la squadra! La difesa parte dagli attaccanti”, risponde convinto, Diakité.

Hai avuto esperienze anche in Serie A, ed ora sei in Serie C. Cosa te ne pare, del livello? Molto più complicato, di quello che molti pensano.

“Sì, perché comunque hai a che fare con giocatori che non conosci, non hai mai visto giocare e sono tutti giovani che vogliono dimostrare: corrono tanto e cercano di farsi vedere. Le società, più o meno, sono alla pari, e trovi giocatori che hanno molta più fame”.

La prima parte di stagione è stata dura per voi, diciamolo.

“Sì, molto dura, anche perché con i ricorsi siamo partiti più tardi degli altri. Tanti turni infrasettimanali, e a livello fisico e mentale ti stanchi di più, rispetto ad una settimana normale”.

Non riesci nemmeno ad allenarti bene, giocando ogni tre giorni.

“Allenarti? Poco, non hai il tempo per prepararti. Noi, da questo punto di vista, abbiamo fatto bene, anche rispetto alle altre squadre che hanno avuto lo stesso nostro problema”.

Ne manca una, di partita, poi il ritorno si gioca ad armi pari.

“Speriamo. Io ho parlato con i miei compagni e siamo contenti, ma dobbiamo riconoscere che c’è una bella differenza tra la nostra categoria, e gli altri. Se le categorie non ci fossero, allora questa cosa ci faceva più piacere. La Juve è la Juve, il Manchester City è il Manchester City e noi siamo la Ternana”.

Sempre Calcio.

“Sì, ma le categorie esistono per un motivo”.

Tra le tante partite che commentate, delle vostre, abbiamo una fotografia che è una doppia immagine di te. Contro il Feralpisalò, dove Caracciolo vi ha mandato ai matti, per quasi un’ora. Ad un certo punto ti sei arrabbiato a fine partita, dove avevi commesso due errori evidenti, uno per tempo. Sei sceso giù in attacco e con un terzo tempo da Basket, hai siglato il pareggio. Quel punto, può essere uno svincolo, una sliding door, del campionato?

“Loro hanno una bella squadra e giocano bene, a Calcio. Stavo facendo bene, poi ho fatto questa chiusura in ritardo su Caracciolo e mi è venuta la rabbia, perché o io o un altro, dovevamo cercare di rimediare”.

Alla fine avete rischiato di vincere, con un tiro di Fazio finito di un niente fuori.

“Quando giochi a calcio senti la responsabilità di un errore e cerchi in tutti i modi di recuperare. A volte riesce, a volte no, l’importante è provarci. Infatti abbiamo provato a vincere, una volta raggiunto l’1-1”.

Grande terzo tempo, davvero!

“Sì ed in effetti mi piace tanto, il Basket”.

La Fermana rappresenta un’avversaria diretta, per chi vuole sognare.

“Sì, è stata per due/tre settimane prima in classifica. Hanno un bravissimo attaccante, che io conosco. Giochiamo in casa e cercheremo di portare il risultato da noi”.

Terni per te è un ritorno, ci avevi militato un anno fa. Come hai trovato l’ambiente?
“L’ambiente è buono, quello che mi ha spinto a tornare è stato il trattamento ricevuto in passato. Mi hanno trattato come un figlio. Ci tornai con la maglia del Bari e, nonostante il loro brutto momento e l’ultimo posto in classifica, sono andato a ringraziarli. Mi ha chiamato l’ex direttore Danilo Pagni “Diaki, torna qua e cerchiamo di fare il miracolo”, e io non ci ho pensato due volte.
Parliamo della Lazio, dove hai militato. Cosa te ne pare della stagione biancoceleste?

“I momenti brutti ci sono per tutti ed ora è uno di quelli. Hanno un grande allenatore, già ai tempi di quando ero un ragazzino, lui sapeva tutto, di qualsiasi giocatore, di qualsiasi categoria. Sta facendo molto bene, hanno fenomeni come Milinkovic ed Immobile e speriamo che facciano meglio dell’anno scorso, cioè arrivare in Champion’s League”.

Con Cristiano Ronaldo il campionato è già chiuso, ancor prima di partire?

“La Juve è una squadra di fenomeni e non hanno ancora perso una partita. Se gli altri anni ammazzavano il campionato, penso che anche quest’anno… Non lo so, da come sono partiti i favoriti sono loro. Anche il Napoli, sotto sotto, non si dà per vinto”.

La tua esperienza da calciatore cosa ti ha insegnato: esistono squadre imbattibili?

“Le squadre imbattibili non esistono, prima o poi o ti vanno male le partite o hai cali di tensione. Siamo esseri umani, è giusto, si rompono pure le macchine! Io che credo, e molto, in Dio, non ci credo, all’imbattibilità”.

Chi poteva pronosticare una Francia Campione del Mondo?

“I francesi! Noi crediamo molto nelle nostre cose”.

Sei stato contento, immaginiamo…

“Sì, dopo tutto quello che ha passato la Francia in questi anni, se lo meritava, per avere un po’ di tranquillità, un po’ di gioia”.

La lotta per il vertice è bella tesa e speriamo ve la possiate giocare fino in fondo, tornando a pensare alla Serie C e alle ambizioni della Ternana.

“Sì, abbiamo una squadra forte e ce la giocheremo fino alla fine. Profilo basso e speriamo di fare meglio dell’anno scorso”, dice, con grande determinazione, Diakité.

Se tra due mesi la vostra difesa sarà ancora tra le più imbattute d’Europa noi torneremo a disturbarti.

“Vengo io da voi, non c’è problema, e porterò la maglia!”.
Se la società lo permette ci facciamo anche una partitella a Pallacanestro, magari!
“Va bene!”.

 

Intervista andata in onda nella trasmissione “Sport Academy” del 6 dicembre,

e dattiloscritta dal radiocronista Giulio Dionisi