Spezzacchio, Spelacchio o Incollacchio? Come dobbiamo chiamare l’albero di Natale di Roma? Ne abbiamo parlato con Silvana Meli dei Verdi.
“Il nome Spezzacchio si addice molto a questo albero già arrivato morto con tutti i rami spezzati che si vogliono addirittura incollare fra loro e riavvitarli: una cosa davvero macabra. Inoltre lo sponsor Netflix ha investito ben 376.000 euro su questa iniziativa: soldi che potevano essere spesi per la riqualifica delle aree verdi della città o per le aree giochi destinate ai bambini. Abbiamo fatto molti appelli al Comune per utilizzare quest’anno un albero ecologico come fanno molte capitali europee che hanno dei dignitosissimi alberi “finti” ma bellissimi o per piantarne uno vero, magari non a Piazza Venezia dove non ci sarebbe spazio per le radici a causa delle rovine archeologiche che ci sono sotto ma magari in una zona più ampia e forse anche meno centrale a discapito però dei tanti turisti che si fanno milioni di foto sotto l’albero. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di addobbare un abete già esistente, d’altronde ce ne sono tantissimi a Roma, basti ricordare quello che è accaduto qualche settimana fa quando ci fu molto vento e caddero circa 300 alberi sulle nostre strade. Abbiamo lanciato molti appelli tramite comunicati al Comune di Roma, dando anche molti consigli poiché non sempre ci mettiamo in polemica ma anzi, vogliamo proporre anche molte idee per migliorare le nostre aree verdi che vanno preservate e curate. La risposta? Alcuna! Non so se la loro è solo presunzione o se c’è qualche interesse sotto. Ribadisco che questi soldi dello sponsor si potevano usare anche per abbellire le periferie, per abbellire con le luci anche i parchi periferici e non solo quelle zone commerciali che vengono illuminate anche e soprattutto per volere dei commercianti. Continueremo a batterci col Comune di Roma su questo argomento per far sì che si preservino le aree verdi e naturali di tutte le città, non solo di Roma, perché viviamo in un momento storico molto difficile e quindi noi continueremo e non molliamo! Speriamo qualcuno ci ascolti e prenda atto delle nostre richieste per il Natale del prossimo anno!”