Bambolotti neri: nonostante i lineamenti dolci e rotondi, incassano l’espulsione dall’asilo comunale di Codroipo, in provincia di Udine. Nelle ultime ore, pare ci siano state delle smentite, e si vocifera si tratti di una fake news, ma “non è la banalità del caso in sé a preoccupare, bensì una diffusa tendenza a cavalcare l’onda dell’odio”, ha affermato a Tutto in Famiglia Angela Nava, presidente del Coordinamento Nazionale Genitori Democratici.
Quesito per psicologi e pedagogisti
“Il caso Lodi, o l’episodio di Monfalcone, dove il comune ha stabilito quale fosse la quota di immigrati nella scuola dell’infanzia, fanno presagire una diffusa cultura dell’odio che per un motivo o un altro continua a balzare agli onori della cronaca. Oggi si fa riferimento all’identità culturale dei bambolotti neri, nei pressi di Udine – ha aggiunto Nava – ora io chiedo alla psicologia, alla pedagogia: qual è l’identità culturale di un bimbo dai zero ai sei anni?”
Cosa sanno i bambini delle diversità culturali e quali pregiudizi hanno? “Siamo nella stagione della campagna mediatica sui presepi, sul Natale, sulle scuole buone e cattive, sulla campagna sul crocefisso (che è legge di Stato), chiedo alla coscienza di tutti noi se abbiamo un minimo di rispetto per l’infanzia e se abbiamo rispetto della società futura: in quale sistema sociale saranno costretti a vivere i nostri bambini – ha sottolineato Angela Nava – stiamo facendo crescere sentimenti di odio. La situazione è andata oltre, è grottesca e l’indifferenza è la prima colpa imputabile ad adulti disinteressati.”
Il problema degli immigrati
Bambolotti neri: fanno pensare al problema al problema degli immigrati in Italia, che “piaccia o no ci sono e non depauperano i bambini di niente – si è congedata la presidente Nava – l’ukulele, o qualsiasi altro strumento a percussione, priva o arricchisce i bambini? Cosa toglie o aggiunge alla loro identità? Non rovesciamo le paure sui figli, ci piangeremo una generazione che crescerà sommersa da stereotipi, pregiudizi e paure.”