Angelo Tripodi, capogruppo della Lega della Regione Lazio, è intervenuto a Radio Cusano Campus nella trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente. Il Consigliere ha commentato la mozione di sfiducia contro il presidente Nicola Zingaretti. Nonostante il no alla sfiducia del consigliere del gruppo misto, ex Lega, Enrico Cavallari, il centrodestra intende comunque discuterla sabato mattina. “Così giochiamo a carte scoperte e vediamo chi sta con Zingaretti e chi no”, ha spiegato Tripodi. Cavallari, insieme all’ex Forza Italia Pino Cangemi hanno sottoscritto il cosiddetto Patto d’Aula che ha garantito in questi mesi la maggioranza del centrosinistra uscito vincitore dalle urne ma senza i numeri in consiglio.

Su Enrico Cavallari

“Non ci aspettavamo la posizione di Enrico Cavallari perché le sue dichiarazioni nel momento in cui entra nel gruppo misto sono state: “Io sono pronto in qualsiasi momento a votare la sfiducia a Zingaretti perché comunque sono un uomo di centrodestra”. La sua decisione di non sfiduciare il presidente della Regione Lazio dimostra il contrario, dimostra che è una persona legata alla sua poltrona, ha avuto delle risposte alle sue richieste e adesso cerca scuse a destra e a manca per svincolarsi. E’ schiavo di quella posizione data o di altre promesse di Zingaretti”.

La mozione di sfiducia contro Zingaretti

“La posizione di Cavallari ci spiazza ma forse questa mozione di sfiducia serve per tirare fuori parecchi scheletri dagli armadi, partendo da Cavallari e anche Cangemi. Noi andiamo avanti, sabato mattina alle 10.30 si discuterà in Consiglio, alla Pisana, la sfiducia e sarà uno strumento importante per capire chi sta con Zingaretti, la reale maggioranza, e chi è l’opposizione. Anche quelle poltrone date a persone che compongono il centrodestra, e la Lega non le ha mai volute, devono essere restituite e così si riformano tutti ruoli, di maggioranza e di opposizione”.

Su Forza Italia

“E’ assurdo il comportamento di Claudio Fazzone, coordinatore Regionale del Lazio, che ha chiesto ai consiglieri in Regione di non presentare la sfiducia. Una posizione in contrato con i consiglieri che invece vogliono discutere la mozione, vogliono stanare i sostenitori di Zingaretti”.

Su Movimento Cinque Stelle

“Il M5S ha dichiarato che non si presenterà in aula e secondo me sbagliano perché diventano complici di Zingaretti e dei suoi sostenitori. Devo spezzare una lancia a loro favore, hanno ragione c’è stata una mancanza di comunicazione nella presentazione della mozione di sfiducia. Forse un nostro comportamento diverso avrebbe sortito un’altra reazione. Ho provato a chiamare il capogruppo dei Cinquestelle ma non sono riuscito a parlarci. Sarebbe stato meglio aspettare un giorno più e dare comunicazione anche a loro”.

Su possibile governo del cambiamento in Regione Pd-M5S

“In parte ci sta perché i tre consiglieri che non si possono ricandidare danno un sostegno a Zingaretti ed è visibile in tantissime votazioni in Aula. Roberta Lombardi dice che c’è una frattura nel centrodestra e ha torto. Il centrodestra all’interno dell’Assise si sta dimostrando ancora più compatto, è quello che sta facendo la vera opposizione. I Cinquestelle vanno a fasi alterne, momenti in cui gli conviene fare opposizione e altri in cui non gli conviene e sostiene la maggioranza”.

Su Nicola Zingaretti

“E’ totalmente assente, pensa solo al Congresso del Pd piuttosto che ai lavori d’Aula. Non c’è quando si parla di argomenti importanti come sanità, ciclo dei rifiuti, posti di lavori. In quasi sei anni di governo Zingaretti la sanità è distrutta, si stanno rischiando centinaia di posti di lavoro con quel bando capestro che riguarda i lavoratori Cup e Recup. E’ tutto fermo”.