Tra maltempo, calamità naturali, dissesto idrogeologico e fauna selvatica, non prevenire è già costato all’Italia oltre 20 miliardi di euro negli ultimi dieci anni. Ancora oggi, quasi 7.000 comuni e 150.000 imprese agricole sono esposti a rischi ambientali. L’incuria e la cementificazione senza regole continua a bruciare 14 ettari di terreno coltivabile al giorno e più di 6 milioni di cittadini risiedono in aree soggette a frane e alluvioni.

Cia-Agricoltori ha dato il via ad un progetto di salvaguardia e tutela del territorio

A seguito di quest’evidenza Cia-Agricoltori Italiani ha lanciato un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale. Un vero e proprio Ordine del giorno in cinque mosse presentato in occasione dell’Assemblea nazionale, oggi a Roma all’Auditorium Conciliazione. Duemila imprenditori agricoli, provenienti da tutte le regioni italiane, si sono riuniti nella capitale per chiedere a gran voce l’attuazione di un intervento straordinario di tutela, manutenzione e gestione sostenibile del Paese. Le richieste includono il recupero degli enormi ritardi infrastrutturali. Obiettivo finale è la costruzione di un grande piano agro-industriale che potrebbe creare fino a 100 mila nuovi posti di lavoro generando Pil e ricchezza.

Si parte dall’immediata messa in sicurezza dei territori più a rischio e da un’attenta programmazione per il futuro, che deve partire dalle aree interne. Le politiche governance del territorio sono imprescindibili ai fini di una corretta prevenzione. E’ necessario lavorare per contrastare il consumo di suolo, l’abbandono e lo spopolamento delle aree rurali e marginali, e salvaguardare il patrimonio boschivo.

Occorre, quindi, favorire reti d’impresa territoriali, mettendo in sinergia agricoltura, commercio, logistica, turismo, enti locali e cittadini, in un’ottica di sistema integrato su misura. Inoltre, non è più rinviabile un nuovo e più efficace piano di intervento sulla questione fauna selvatica, che superi la normativa vigente, tanto più che danni e pericoli hanno assunto una dimensione insostenibile anche in termini di sicurezza nazionale. Infine, se ben orientate, le risorse della nuova Pac potrebbero concorrere al rilancio delle comunità e delle economie locali, mettendo assieme Fondi strutturali Ue, misure di sostegno, incentivi e programmi di infrastrutturazione del territorio.

                                                                                                                                                                       Fonte DIRE