La Torre di Pisa si sta raddrizzando: in sette anni sono stati recuperati ben 4 cm e sarebbe addirittura ringiovanita di 2 secoli. Ne abbiamo parlato con l’ingegnere Nunziante Squeglia, docente di geotecnica all’Università di Pisa.

“Questo fenomeno in realtà non è strano anzi, era atteso. Qualcuno ricorderà che la Torre è stata chiusa per un lungo periodo e durante questo periodo fino alla riapertura avvenuta nel 2001, sono stati fatti dei lavori di stabilizzazione. Il lavoro più importante è stato quello di asportazione del terreno dal lato sopra pendenza in modo da ridurre la pendenza, cosa che è avvenuta tra il 99 e il 2001 per un ammontare di circa 40 cm; l’obbiettivo non era questo inizialmente ma era un effetto necessario per sfruttare una caratteristica del terreno che è quella di avere deformazioni plastiche: sapevamo che questo evento non si sarebbe fermato nel 2001. Quello che ci sorprende è che dopo 18 anni continui ad avvenire questo fenomeno e quindi a raddrizzarsi sempre di più. Non dobbiamo preoccuparci che diventi una torre “normale”, anche perché, semmai dovesse diventarlo, ci vorrebbero migliaia di anni e comunque non potremmo raccontarlo! Gli interventi attualmente in programma riguardano le ordinarie manutenzioni, in primis il sistema di monitoraggio dinamico che ha raggiunto un certo livello di obsolescenza per cui è opportuno rinnovarlo: ovviamente stiamo parlando di apparecchiature elettroniche che, dopo un certo numero di anni vanno sostituite. L’Opera della Primaziale ha in carico tutte queste attività e tutti gli investimenti sono a loro carico. Possiamo quindi  continuare ad ammirare la maestosità della Torre di Pisa senza preoccuparci che questa venga giù, come accadde nel 1995. In quel periodo poiché erano in corso dei lavori, ci si accorse che erano stati lasciati dei tubi di acciaio che collegavano la struttura del catino con quella della Torre: questo ha creato un problema perché si pensava si potesse muovere ma in realtà tutto andò per il verso giusto e la Torre non venne giù!”