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Sugar tax (R. La Pira): “Politici e industriali contrari, e Giulia …

Sugar tax: il Regno Unito, dal momento in cui ha adottato la misura, ovvero aprile scorso, è riuscito ad incassare bei soldini. L’Inghilterra, il Belgio, la Spagna e molti altri paesi europei si sono adeguati, e l’Italia? Al momento circola una petizione in rete, dove viene chiesto il parere agli esperti, ma nessuno ha sentito il parere dei consumatori.

Petizione online

La tassa sulle bevande zuccherate “non è una novità – ha spiegato il tecnologo alimentare Roberto La Pira – il nostro appello è stato firmato da dietisti, nutrizionisti, pediatri. La misura consisterebbe nell’introdurre un aumento del 20% sulle bibite che contengono una certa quantità di zuccheri.”

Le conseguenze

L’obiettivo sarebbe quello di contrastare il fenomeno dell’obesità infantile nei bambini, per questo si sta cercando di incalzare sulla questione. E’ un “problema sociale – ha aggiunto il direttore de Ilfattoalimentare.it – svariati esperti di rilievo si sono detti concordi, mentre il mondo politico e industriale dice no, si oppone. La Francia, l’Inghilterra e gli altri paesi che hanno adottato questa misura lo hanno fatto perché è una necessità, sono bevande il cui consumo dev’essere ridotto. Bisogna spiegare alla gente quali sono gli effetti, ricordare l’importanza di una sana alimentazione.”

Il ministro della Salute intervenga

Sugar tax: se una nutrita cerchia di esperti si dice favorevole, e il mondo industriale dice di no, bisogna che la politica faccia la sua parte. Questa la continuazione delle dichiarazioni rilasciate dal giornalista, a Tutto in Famiglia, su Radio Cusano Campus. “Perché il ministro non si pronuncia?”, ha incalzato l’ospite.

L’importanza delle campagne di sensibilizzazione

Il problema del consumo delle bevande zuccherate è simile alla dipendenza dall’alcol e dal fumo: “se per simili problemi vengono portate avanti importanti campagne di sensibilizzazione – si è congedato La Pira – perché si continua a far finta di nulla sull’alimentazione e le bevande zuccherate?”

 

Ascolta qui l’intervista integrale

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