Claudio Durigon, deputato della Lega e sottosegretario al Lavoro, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Quota 100 e reddito di cittadinanza? Queste misure ci sono, permangono, hanno le coperture, probabilmente abbiamo delle risorse in più che ci ha richiesto l’Europa sui famosi investimenti. Non c’è mai stato alcun dubbio da parte nostra. Le verifiche in corso sono relative a quanti soldi possiamo investire con i risparmi del primo anno. Proseguiremo sul superamento del Jobs Act. Ripristino Articolo 18? Non è nel contratto di governo”

Su modifiche a quota 100 e il reddito di cittadinanza

 “Abbiamo sempre detto che queste misure ci sono, permangono, hanno le coperture, probabilmente abbiamo delle risorse in più che ci ha richiesto l’Europa sui famosi investimenti. Non c’è mai stato alcun dubbio da parte nostra sulla fattibilità di queste misure. Le verifiche in corso sono relative a quanti soldi possiamo investire con i risparmi del primo anno”.

Quota 100

 “Siamo partiti con una riforma annunciata che coprirà una platea di circa 350mila persone. Questa è un’opzione e non un vincolo per il lavoratore, ma crediamo ci sia un buon tiraggio di quest’azione. A fronte di questo, già nel pubblico impiego abbiamo sbloccato il turnover e ci sarà un rapporto di 1 a 1 tra entrate e uscite e ci sarà un risparmio per la PA. Per quanto riguarda il privato, dove non ci sarà il rapporto sicuro 1 a 1, ci sarà comunque un apporto all’azienda per renderla più economica e per renderla più appetibile sul mercato del lavoro”.

Sul superamento del Jobs Act

 “Alcuni aspetti sono già stati superati –ha spiegato Durigon-. Ad esempio i famosi 36 mesi sono scesi a 24 mesi, vanno sicuramente riviste alcune limitazioni per rendere le misure più efficaci. Alcuni aspetti sono stati sicuramente migliorati e altri miglioreranno ancora. Ripristino Articolo 18? Nel nostro contratto di governo non c’è quindi si va avanti in questo senso”.