A marzo la Gran Bretagna dirà “Goodbye” all’Europa. Che cosa accadrà ai cittadini inglesi che hanno scelto di vivere in Italia? Anne Parry dell’Associazione British in Italy è intervenuta a Un giorno da ascoltare per esporre le sue preoccupazioni e i suoi dubbi in merito e per chiedere al governo italiano di avere delle rassicurazioni.
“E’ in corso l’accordo di recesso della Gran Bretagna che è stato confermato dai Capi di Stato dell’UE però deve passare nel Parlamento Britannico: c’è un forte rischio che noi possiamo uscire fuori senza alcun tipo di accordo e questo vuol dire che i britannici che risiedono in Italia, dal 30 marzo 2019, non potranno più godere dei diritti che sono legati agli accordi europei per cui rischiamo di non poter più avere la residenza, l’assistenza sanitaria e di non poter più lavorare. Diventeremo cittadini extracomunitari! In tanti altri Paesi dell’UE si sono già mossi per cercare di trovare un accordo, in Italia ancora no. Nessuno di noi sa ancora come dovremmo comportarci, cosa dovremmo fare per andare avanti perché non c’è una legge che ci dice di quali diritti potremo godere ancora dopo la nostra uscita. Speriamo anche che tutti i cittadini italiani che sono in Gran Bretagna possano avere un qualche tipo di copertura anche loro, nonostante la pressante burocrazia del posto: potrebbero avere il diritto di risiedere anche se dovranno fare qualche domanda che avrà un costo molto alto per cui molti saranno in difficoltà. Non sarà facile per nessuno. Ho scelto di vivere in Italia da trent’anni per insegnare, vivo vicino Verona e mia figlia che vive in Gran Bretagna, mi ha dato da poco un nipotino: se usciremo dall’Europa sarà molto difficile anche spostarsi, ci vorrà il Visto per rimanere sul territorio per lunghi tempi e non sappiamo se ci saranno ancora voli low cost per spostarsi con più facilità. Dopo il verdetto del referendum ci siamo sentiti crollare il mondo addosso, siamo scoppiati in lacrime. Se potessi fare un appello al governo italiano chiederei di confermare a prescindere i diritti dei cittadini che sono fondamentali, di garantirceli a prescindere da tutti gli altri accordi, in modo che i cittadini che sono qui in Italia non vengano danneggiati e non diventino vittime di queste scelte politiche assurde. Prego l’Italia di non pensarci mai! Non fate il nostro stesso errore.”