Renato Brunetta, deputato di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “La mostruosa e democraticamente illegittima alleanza di governo si sta sfasciando. Quando non ci sono poltrone da spartire casca l’asino, o meglio casca la maggioranza e anche il governo. E laddove M5S e Lega si trovano uniti contro l’Europa, casca l’Italia. Con la procedura d’infrazione il nostro sistema bancario andrà subito in affanno, ci sarà il credit crunch. In un contesto di recessione, se si va a elezioni anticipate i partiti di governo le perdono. Il reddito di cittadinanza è una mancia per i fannulloni, il contrasto alla povertà è una cosa troppo complessa perché la possa comprendere uno come Di Maio, bisognerebbe rimandarlo all’università”

Sulle tensioni nella maggioranza

 “Questo è un governo che mostra una maggioranza anomala, mostruosa, democraticamente illegittima –ha affermato Brunetta-. Lega e M5S alle elezioni si sono presentati alle elezioni con due programmi totalmente diversi. Il contratto di governo si è costruito a tavolino e non ha mai ricevuto l’ok dal popolo sovrano. E’ stata fatta una sintesi di potere. Quello che è successo ieri sull’anticorruzione è emblematico. Quando non ci sono poltrone da spartire, non ci sono provvedimenti semplici come la sicurezza o lo sgombero dei Casamonica, lì casca l’asino, o meglio casca la maggioranza e anche il governo. E laddove si trovano uniti contro l’Europa casca l’Italia. L’alleanza si sta sfasciando. Quello che è successo ieri comporterà una serie di conseguenze, ad esempio sul decreto sicurezza. Tutto questo è collocato in una tendenza economica che ci vede in recessione. Andare alle elezioni con una maggioranza che litiga su tutto, con un’economia in recessione e con il credit crunch, auguri! Chi porta il Paese ad elezioni anticipate in uno scenario di recessione, le perde”.

Sulla risposta della Commissione UE

 “Noi siamo isolati in Europa –ha dichiarato Brunetta-. Oggi molto probabilmente verrà aperta la procedura d’infrazione sul debito, non sul deficit. Con l’atteggiamento sbruffone del governo, l’Europa apre la procedura, l’Italia viene protestata e nessuno fa più credito all’Italia. Per la prima volta l’Italia ha detto: non solo non ho un obiettivo di riduzione del deficit, ma ho un obiettivo di aumento del deficit. Dicono all’Europa: non preoccupatevi, perché faremo una vendita di immobili pari a 18 miliardi. Peccato che negli anni scorsi si era sempre detto che avremmo dismesso patrimonio, ma non abbiamo mai ricavato un euro dalla dismissione del patrimonio. Queste sono sbruffonate da disperati. Se l’Europa avvierà la procedura d’infrazione, immediatamente i mercati ne prenderanno atto, comincerà a risalire lo spread, saliranno i rendimenti dei nostri titoli sui mercati secondari, ne deriverà un affanno immediato del nostro sistema bancario. Se diminuisce il valore dei titoli in pancia alle banche, la banca deve chiudere il rubinetto. Questo vuol dire che se tu domani vai a chiedere un mututo, il direttore della banca ti dirà: ‘non ti posso dare 100mila euro ma 60mila’ oppure ‘te ne posso dare 100mila ma con un tasso d’interesse più alto’ oppure ‘torna la prossima settimana perché al momento non possiamo concedere mutui’. Si chiama credit crunch”.

Sul reddito di cittadinanza

 “Il reddito di cittadinanza non combatte la povertà, dà una mancia e un sussidio ai fannulloni e a chi lavora in nero –ha affermato Brunetta-. Per combattere la povertà bisogna dare una mano alle famiglie. Il contrasto alla povertà è una cosa troppo complessa perché la possa comprendere uno come Di Maio. Di Maio non solo queste cose non le sa ma non vuole neanche studiarle, bisognerebbe rimandarlo all’università”.