Coni; il pluricampione olimpico Antonio Rossi (Sottosegr. Grandi eventi Lombardia) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Dispiaciuto per scontro Giorgetti-Malagò che non porta da nessuna parte. L’autonomia dello sport dalla politica non c’è mai stata, perché ogni anno bisognava aspettare la finanziaria per sapere quanti fossero i fondi destinati allo sport. Con la nuova legge almeno sappiamo che sotto i 410 milioni non si può andare. Olimpiadi? Come diceva Giampiero Galeazzi in telecronaca quando vincemmo l’oro olimpico: è la Svezia che ci fa una grande paura. Vogliamo sorpassarla”
Rapporto politica e sport
“Ci sono tante cose in comune. Insieme al Coni, al comune di Milano, di Cortina e alla Regione Veneto stiamo seguendo la candidatura olimpica. I valori che avevo nello sport cerco di portarli anche nel mio lavoro in Regione” ha spiegato Rossi.
Sulla candidatura Milano-Cortina alle Olimpiadi
“E’ una grande opportunità, c’è grande entusiasmo –ha affermato Rossi-. Si sta remando tutti dalla stessa parte. Come diceva Giampiero Galeazzi in telecronaca quando vincemmo l’oro olimpico: è la Svezia che ci fa una grande paura. Vogliamo sorpassarla. Rimasi male quando Monti disse no alla candidatura di Roma per i giochi olimpici estivi, ci credevamo tanto, così come per le Olimpiadi 2024 a cui il sindaco Raggi ha detto no, sono opportunità che abbiamo perso. Ora speriamo di ottenere queste Olimpiadi invernali, non è semplice, ma stiamo lavorando con grande entusiasmo”.
Sulla polemica tra Coni e Governo
“Ho grande stima per Giorgetti e Malagò –ha dichiarato Rossi-, mi dispiace che ci siano questi toni e che ci sia questo muro contro muro che non porta da nessuna parte. L’autonomia dello sport dalla politica non c’è mai stata, perché ogni anno bisognava aspettare la finanziaria per sapere quanti fossero i fondi destinati allo sport. Con questa legge almeno si sa che al di sotto dei 410 milioni di finanziamenti non si può andare. Che i soldi li dia il governo alle federazioni o il Coni penso che importi poco, l’importante è la distribuzione dei fondi”.