A pochi giorni dal 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Il Senato ha detto sì al disegno di legge che istituisce la Commissione d’inchiesta monocamerale contro il femminicidio. E’ intervenuta ai nostri microfoni la relatrice, la Senatrice Gelsomina Silvia Vono.

Quali sono quindi le novità introdotte?

“La Commissione era già stata istituita nella precedente legislatura ma quest’anno c’è una novità: la durata più breve che può sembrare una cosa negativa ma non lo è perché lo scopo della Commissione è proprio quello di trovare delle soluzioni dal punto di vista normativo. E’ chiaro che una Commissione d’Inchiesta non risolve un problema che è in dilagante aumento, io sono convinta che ci vuole un aiuto più forte nei confronti delle donne e una terapia più efficace per gli uomini violenti. La Commissione quindi si concentra sul cercare delle soluzioni normative ma soprattutto sulla prevenzione, è chiaro che si ha anche l’intenzione di creare un Osservatorio nazionale in cui possano arrivare tutte le denunce che poi andranno diramate nei centri anti violenza ma anche il Governo deve dare maggiori supporti. La Commissione durerà un anno e in questo anno si individueranno anche i modi per prevenire gli atti di violenza attraverso interventi educativi all’interno delle scuole, potrebbe essere istituita una formazione di professionisti, anche di avvocati e di giudici che si occupino solo di questo in modo da essere più liberi per valutare un femminicidio che a volte viene valutato come omicidio “normale” quindi è bene creare delle sezioni specializzate anche nei tribunali e poi essendo un problema essenzialmente culturale bisogna partire dalle scuole: è fondamentale che i progetti negli istituti scolastici non siano realizzati per una sola occasione ma siano dei progetti trasversali che vanno ad incidere non solo sull’educazione dei ragazzi ma anche dei genitori. Il problema non può essere risolto da una Legge ma dalla PREVENZIONE: una volta che si arriva ad applicare una legge vuol dire che il problema è già esploso. Un uomo violento arriverà ad infrangere la legge pur conoscendola quindi bisogna intervenire prima su questi soggetti, attraverso le dovute terapie perché come ben sappiamo, un uomo che arriva a compiere degli atti di violenza, ovviamente non è un uomo sano, equilibrato.”

Un appello a tutte le donne vittime di violenza? 

“Voglio dire a queste donne di alzare la testa, denunciare, parlare all’inizio e non subire le conseguenze né gli abusi. Se sono madri, fatelo a tutela dei vostri bambini. Siamo donne, portiamo avanti il mondo e abbiamo una forza incredibile: non facciamoci subissare dagli eventi e dall’amore che in realtà amore non è.”