Giucas Casella è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Da piccolo mi accorsi che addormentavo facilmente gli animali, cominciai la vipera, poi con una gallina e si sparse subito la voce tra i miei compagni. Il paese mormorava che ero indemoniato. Il parroco mi fece fare lo spettacolino di Natale, per far capire che non praticavo la stregoneria. Baudo mi ha portato in tv anche se io non la volevo fare. Mara Venier è mia sorella, anche se mi ha fatto saltare il guinness dei primati. Una volta ho ipnotizzato una ministra tedesca attraverso la tv. L’unica che non sono riuscito a ipnotizzare è Simona Ventura. L’esperienza con le Iene ad Amsterdam? All’inizio gli dissi di no perché non volevano pagarmi, mi ha convinto mio figlio. Molestie in tv? Prima non si sapeva nulla, adesso ne sentiamo ogni giorno, finalmente c’è il coraggio di denunciarle. La tv di oggi? E’ tornata indietro di 40 anni”
Sulla sua carriera
“Faccio il prezzemolino nelle trasmissioni, sono un po’ qua un po’ là –ha affermato Casella-. Ho iniziato 40 anni fa in televisione. Ero giovane ed è scoppiato tutto all’improvviso, un incontro con Baudo mi ha portato in tv a Domenica in nel 79. Io non volevo fare tv. Io lavoravo sulle navi da crociera, come Berlusconi agli inizi. Lui faceva il musicista, io facevo l’ipnotizzatore. E’ una cosa innata fare il mentalista. Io sono siciliano, di Termini imerese, vivendo in campagna, mi accorsi che addormentavo facilmente gli animali, cominciai con la vipera, poi con una gallina e si sparse subito la voce tra i miei compagni. Il paese mormorava che ero indemoniato. Il parroco mi fece fare lo spettacolino di Natale, per far capire che non praticavo la stregoneria. In Grecia, per la tv greca una volta mi sono bruciato quando ho camminato sui carboni ardenti. Ho battuto il guinness dei primati, 25 metri sui carboni ardenti, Mara Venier però ha rivelato che in Grecia m’ero bruciato e m’ha fatto saltare il guinness dei primati. Però la adoro, è mia sorella. Non l’ho mai ipnotizzata perché è mia sorella, ci verrebbe da ridere. L’unica che non sono riuscito a ipnotizzare è Simona Ventura. Per essere ipnotizzato devi collaborare almeno per 30 secondi, lei invece non ce la faceva, si spaventava o rideva. Ho ipnotizzato Belen, fra un po’ mi ipnotizzava a me per quanto è bella. Quando feci l’esperimento non era la Belen di oggi, non era popolare come adesso. Ho ipnotizzato anche De Mita con le mani legate sopra la fronte. E poi in Germania ero ospite in una trasmissione, un ministro donna rimase ipnotizzato mentre mi guardava in tv, ne parlarono tutti, la Bild mi mise in copertina. Il politico di oggi che vorrei ipnotizzare? Non ho idea”.
Sulla tv di oggi
“Adesso la tv è cambiata veramente, è tornata indietro di 40 anni. Tutti i programmi sono tornati indietro, credo nel bene. Ormai si è fatto di tutto e quindi si è ritornati al passato, come Portobello, i personaggi sono tutti datati, si è tornati a riproporre vecchie formule” ha affermato Casella.
Sulle molestie nel mondo dello spettacolo
“Prima non si sapeva nulla, adesso ne sentiamo ogni giorno. E’ incredibile le molestie che ci sono. Adesso finalmente c’è il coraggio di denunciarle” ha dichiarato Casella.
Sull’esperienza ad Amsterdam con Le Iene
“Si dice Ammisterdamm –ha scherzato Casella-. E’ stata un’esperienza unica. Le Iene sono straordinarie, non mi aspettavo questo scherzo. Ero in Sicilia d’estate e mi hanno chiamato per chiedermi se avevo voglia di fare un cortometraggio. Gli ho detto: ‘si può fare, basta che mi pagate’. Loro mi hanno detto: ‘Eh ma noi siamo una produzione povera’ e mi hanno detto che erano 5 giorni di lavoro. Gli ho detto: ‘l’ultimo cachet che ho preso moltiplicatelo per 5’. Loro mi hanno detto: ‘parliamo con la produzione e vediamo’. Mio figlio che lavorava in Inghilterra mi ha chiamato e mi ha detto: ‘mi hanno chiamato quelli delle Iene, non gli dire di no, noi qui in Inghilterra guardiamo solo le Iene’. Quindi alla fine ho accettato di farlo, ho fatto uno sconticino alla produzione. Il tatuaggio? Non era vero, ma ho sentito dolore come se fosse vero”.