Flat tax? In un modo o nell’altro se n’è sentito parlare molto. Nelle ultime elezioni, infatti, è stata il fiore all’occhiello di Lega e Movimento 5 Stelle e molti cittadini, a torto o a ragione (è presto per dirlo) sono rimasti affascinati da questa possibilità di godere di benefici fiscali in Italia, da sempre paese che toglie l’aria ai suoi contribuenti con una morsa molto stretta.

Al netto della comunicazione politica pro o contro, è bene iniziare a fare chiarezza sul tema capendo di cosa si tratti nello specifico, quali benefici fiscali promette e quali nuovi scenari di investimenti apre nel nostro paese che spera da anni in uno strumento che ridia soldi in tasca alla gente ormai immobilizzata da guadagni troppo bassi.

Cerchiamo di fare chiarezza insieme in questa mini-guida. Buona lettura.

Flat tax? Praticamente si tratta dell’assoluta protagonista dell’ultima campagna elettorale che giornalisti, cronisti ed elettori hanno imparato ad amare o odiare. Tu hai le idee precise in merito? In attesa che veda davvero la luce (e l’attuazione) ti chiariamo noi lo spazio in testa.

Cos’è la flat tax

Secondo la definizione ufficiale di flat tax, si tratta di:

“un sistema che elimina gli scaglioni IRPEF riconducendo la tassazione ad una aliquota. Dunque l’imposta sui redditi delle persone fisiche passerebbe da progressiva per scaglioni, cioè con aliquota che cresce al crescere del reddito e si applica alla parte che eccede lo scaglione precedente, a proporzionale”.

Lo scopo della flat tax

L’obiettivo fiscale della flat tax è chiaro ma ambizioso e cioè ridurre fortemente l’evasione fiscale e aumentare le entrate dello Stato. Lo scopo è molto criticato perché è stata oggetto di campagna elettorale durante le ultime elezioni e l’opposizione crede che non ci siano i soldi per renderla operativa.

La proposta del governo

La realizzazione della flat tax passa attraverso due aliquote, che ha generato l’evoluzione del concetto in Dual Tax, del 15 e 20% abbinate ad una serie di deduzioni da applicare al reddito in modo da mantenere la logica degli scaglioni e della progressività, prevista dalla nostra Costituzione.

Per capirci meglio, le famiglie avranno una simile imposizione:

  • 15% per i redditi fino ad 80mila euro;
  • 20% per i redditi superiori ad 80mila euro.

Il meccanismo di deduzioni per le famiglie

Il ragionamento di sopra si interseca con questi calcoli sulla Dual Tax. A seconda del reddito complessivo:

  • da 0 a 35.000 euro, è prevista una deduzione di 3mila euro per ogni componente del nucleo familiare;
  • da 35.001 a 50.000 euro, sono previste delle detrazioni per carichi famigliari simili a quelle già in vigore oggi;
  • superiore a 50mila euro, non si ha diritto ad alcuna deduzione.

Il futuro della flat tax in Italia

Sulla carta sembra tutto molto bello ma come sta andando l’attivazione della flat tax in Italia?

Sulla base di quanto annunciato dal Mef e della bozza del decreto fiscale per la flat tax, la tempistica sarà la seguente, a partire dal:

  • 2019: partita IVA e a seguire Flat Tax sulle imprese;
  • 2020: Flat Tax per le famiglie, illustrata nel paragrafo precedente.

Per le imprese e le partite IVA la nuova imposizione fiscale funzionerà come segue:

  • aliquota al 15% per tutte le società oggi soggette all’IRES che attualmente ha un’aliquota pari al 24%;
  • Dual Tax con aliquote al 15 e al 20% per partite IVA soggette a IRPEF (professionisti, ditte individuali, soci di società di persone);
  • per le partite IVA verrà applicata l’aliquota al 15% per i redditi inferiori a 65mila euro.

L’aliquota al 20% per le partite IVA con fatturato tra i 65mila e i 100mila euro, per ora è stata accantonata, ma il governo promette di riprendere in mano il tema quanto prima.

Esempio pratica di flat tax

Vediamo un paio di esempi numerici sulla flat tax.

Famiglia con 4 componenti e un reddito di 34mila euro:

  • deduzione pari a 12mila euro (3mila per ciascun componente);
  • aliquota del 15% da applicare a 22mila euro (34mila meno deduzione di 12mila);
  • imposta pari a 3.300 euro.

Famiglia con 4 componenti e reddito complessivo di 52mila euro;

  • nessuna deduzione;
  • aliquota del 15% da applicare al reddito totale;
  • imposta pari a 7.800 euro.

Famiglia con 4 componenti e reddito di 90mila euro:

  • nessuna deduzione;
  • aliquota del 20% da applicare al reddito totale;
  • imposta pari a 18.000 euro.

Esempio con la tassazione vigente

Nel caso di Flat Tax si ragiona in termini di reddito complessivo familiare mentre il sistema attuale di tassazione va a lavorare sul reddito del singolo. Volendo però collegare i due esempi, ecco un po’ di numeri.

Soggetto con reddito pari a 34mila euro avrà aliquota al:

  • 23% per il reddito fino a 15mila euro, con un’imposta di 3.450;
  • 27% per il reddito tra 15.001 e 28mila euro, con un’imposta di 3.510 euro;
  • 38% per il reddito tra 28.001 e 34mila euro, con un’imposta di 2.280 euro;
  • imposta totale di 9.240 euro.

Soggetto con reddito pari a 52mila euro avrà aliquota al:

  • 23% per il reddito fino a 15mila euro, con un’imposta di 3.450;
  • 27% per il reddito tra 15.001 e 28mila euro, con un’imposta di 3.510 euro;
  • 38% per il reddito tra 28.001 e 52mila euro, con un’imposta di 9.120 euro;
  • imposta totale di 16.080 euro.

Soggetto con reddito pari a 90mila euro avrà aliquota al:

  • 23% per il reddito fino a 15mila euro, con un’imposta di 3.450;
  • 27% per il reddito tra 15.001 e 28mila euro, con un’imposta di 3.510 euro;
  • 38% per il reddito tra 28.001 e 55mila euro, con un’imposta di 10.260 euro;
  • 41% per il reddito tra 55.001 e 75mila euro, con un’imposta di 8.200 euro;
  • 43% per la parte di reddito superiore a 75.001 euro, con un’imposta di 6.450 euro;
  • imposta totale di 31.870 euro.

Come premesso, il confronto è estremamente semplificato e per forza di cose non tiene conto dei sistemi di deduzioni e detrazioni attuali e futuri, ma possiamo dedurre che con la tassazione attuale il reddito di:

  • 34mila euro paga il 27,18%;
  • 52mila euro paga il 30,92%;
  • 90mila euro paga il 35,41%.

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